E’ scoppiata la moda dei super SUV di lusso. Gli italiani ne vanno matti. Ecco due modelli che stanno tenendo alta la bandiera tricolore anche all’estero.
SUV si, auto no. Oramai sembra funzionare così l’industria dell’Automotive degli ultimi anni. Se gli italiani si trovano davanti alla scelta di acquistare una nuova auto prendono, per lo più, in considerazione gli Sport Utility Vehicle. Le ragioni sono molteplici, a partire dallo spazio a bordo e dalla possibilità di poter anche, comodamente, viaggiare per lunghi tratti.
Il mercato offre diverse soluzioni di Sport Utility Vehicle: Mini, Compatti, i Full Size ed i Crossover SUV. Il segmento dei veicoli con assetto rialzato e quattro ruote motrici permette una maggiore sicurezza di guida e un ideale controllo della vettura. L’utilizzo risulta pratico in città e, con un pizzico di sportività, perfetto per delle gite fuori porta nel pieno comfort. Con la diffusione capillare di questo segmento di vetture sono, decisamente, diventate meno comuni le station wagon.
Oltre ad essere prodotte in minor quantità, le SW (progettate per la famiglia) non hanno tenuto botta al boom dei SUV. Sul piano estetico le vetture a ruote alte catturano l’interesse anche dei giovani. La capacità di carico, soprattutto con i sedili ribaltati, soddisfa un po’ tutto le esigenze. Nel fuoristrada, invece, c’è un tocco di vivacità, in virtù dell’assetto rialzato.
Tutte le grandi case costruttrici hanno deciso di proporre la propria interpretazione di SUV. Tra i brand di lusso la prima a dare una sterzata decisa al concetto di 4×4 nudo e crudo è stata la Porsche. La Cayenne, accolta inizialmente con un certo sospetto, ha garantito un successo clamoroso, rimpolpando le casse in rosso della casa di Stoccarda. Negli anni successivi tante altri brand hanno puntato con decisione ad auto a ruote alte di lusso, comprese Lamborghini e Ferrari.
SUV, due italiane al top
Tra i top brand che hanno avuto un ritorno d’immagine ed economico dal lancio dei SUV ci sono anche Alfa Romeo e Maserati. La casa del Tridente ha presentato la Grecale GT con il 4 cilindri mild hybrid capace di erogare 300 CV, che con la versione Modena arrivano a 330 sempre con il medesimo motore. Sulla Trofeo, la versione più ricca, c’è un potente V6 3.0 da 530 CV.
La Grecale è lunga 4,85 m, 16 cm in meno della sorella Levante. I prezzi della Grecale scattano da 74.470 € per la versione GT, da 85.200 € per la Modena e da 114.950 € per la Trofeo. La GT e la Modena raggiungono la top speed di 240 km/h. C’è un vantaggio extra per la Grecale. L’Alfa Romeo risponde con prezzi, decisamente, più alla portate con la Tonale. Tre le versioni: Super, Sprint, Ti e Veloce. La vettura a ruote alte del Biscione parte da 36mila euro.
Le performance sono di tutto rispetto già con il motore benzina mild-hybrid di 1,5 litri con sistema a 48 Volt da 15 kW e 55 Nm da 130 CV o 160 CV. La versione plug-in combina un 1.3 turbo a benzina all’avantreno con un motore elettrico posteriore da 120 CV con batteria da 15,5 kWh, per 280 CV, e un motore Diesel 1.6 da 130 CV e 320 Nm di coppia.