L’Alfa Romeo è in un momento molto positivo, ma ora deve affrontare una dura critica. Ecco cosa sta succedendo al Biscione.
Siamo a poco più di un mese dal fatidico 30 di agosto, data nella quale il marchio Alfa Romeo toglierà i veli alla sua nuova supercar. Secondo le indiscrezioni, il nome sarà 6C, ed il prezzo partirà da oltre 200.000 euro. L’attesa è alle stelle, e non è l’unica grande novità in programma in questo periodo.
L’Alfa Romeo sta infatti lavorando al suo nuovo B-Suv, che sarà elettrico e che porterà la casa del Biscione nel mondo delle emissioni zero. Tuttavia, nonostante il periodo positivo che sta vivendo, il marchio di Arese si dovrà difendere da una dura accusa, che ora è stata appena resa nota.
In questi ultimi giorni, il CEO dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha fatto una dichiarazione molto forte, relativa a quello che sarà il futuro del marchio. Il manager ha infatti escluso di copiare marchi come la BMW e la Mercedes in relazione agli enormi schermi che ci sono a bordo delle auto tedesche, preferendo concentrarsi su altri aspetti.
Una critica, in tal senso, è stata mossa contro la casa di Arese da parte del sito web “tomshw“, che ha parlato dell’Alfa come di un costruttore che è troppo ancorato al passato, visto che, in base alle parole di Imparato, resterà il classico cruscotto a cannocchiale, rinunciando a quelli che sono i canoni moderni.
Secondo la testata sopracitata, l’Alfa Romeo non sarebbe pronta a competere con marchi come BMW e Mercedes su questo aspetto, e che invenata scuse per non innovare. Si tratta di una critica piuttosto pesante, che sicuramente non farà piacere ai grandi capi, e nemmeno al gruppo Stellantis di cui la casa del Biscione fa parte.
Ora ci sarà da capire se l’Alfa, in un futuro non troppo lontano, deciderà di fare dei passi in avanti in tal senso. Lo stesso Imparato, qualche tempo fa, aveva parlato anche delle vetture del futuro da un punto di vista tecnico, soffermandosi sul discorso legato alle auto elettriche.
L’Alfa sarà ben diversa dalla Ferrari sul fronte del sound, visto che a Maranelllo stanno pensando di far cantare le supercar ad emissioni zero come se montassero dei V12. Il Biscione, invece, non punterà su questo sistema, con Imparato che ha detto che non è affatto una priorità.
Inoltre, l’obiettivo è quello di puntare fortemente sul tema della guida autonoma, in modo da poter sbancare il mercato americano e sfidare la Tesla, che da questo punto di vista è la regina incontrastata. Le Alfa del futuro, inoltre, dovranno essere divertenti da guidare, nel pieno stile di questo storico brand.
Insomma, le idee sono ben chiare in tal senso, ma c’è chi non è d’accordo con lo spirito troppo “antico”, sotto certi punti di vista, da parte di questo costruttore. I dati sulle vendite del futuro daranno le opportune risposte, mettendo in mostra chi avrà avuto ragione e chi dovrà ricredersi.
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