Avete mai visto un mezzo agricolo diventare una vettura da Formula Uno? In un paese europeo lo hanno fatto davvero e il risultato è fuori di testa.
Ci sono tantissimi team che hanno provato per anni ad inserirsi nel difficile mondo della Formula Uno che a conti fatti, dall’abolizione delle prequalifiche che davano comunque una chance a team che altrimenti sarebbero stati esclusi a priori dalle gare, è un mondo sempre più chiuso con gli stessi nomi che si contendono il titolo ormai da anni.
Avete mai sentito parlare di un team arrivato addirittura dal mondo delle macchine agricole? In realtà il Modena Team potrebbe classificarsi così considerando che si tratta di una squadra creata dalla Lamborghini di cui conosciamo bene le origini, ma il caso di cui trattiamo oggi è ancora più assurdo ed arriva da un paese che mai prima d’ora si era interessato così tanto allo sport.
La scuderia di oggi arriva da quella che gli esperti occidentali considerano l’ultima dittatura d’Europa ovvero la Bielorussia di Aleksander Lukashenko attualmente in ottimi rapporti con la Russia di Putin: il team non era esattamente una squadra corse ma ha dimostrato una grande fantasia – ed anche un po’ di ottimismo – con questo sensazionale progetto.
Da che mondo è mondo, la compagnia bielorussa impegnata nel mondo delle macchine agricole nota come Minsk Tractor Factory, una traduzione approssimativa del nome nella lingua locale dell’azienda, non si è mai occupata di automobili sportive. Eppure, guardate cosa ha tirato fuori dal cilindro, una vera e propria monoposto sportiva chiamata MTZ50!
La sorprendente vettura da Formula Uno di cui non sappiamo molto è stata esposta in uno degli stand della compagnia assieme ad altri progetti molto interessanti tra cui una motocicletta sportiva realizzata nella stessa maniera: sembra un po’ un tagliaerba ma i suoi costruttori credono possa arrivare a 200 chilometri orari nelle mani di un pilota esperto. Comunque un po’ pochi per sperare di competere nella massima serie di Formula Uno.
La vettura in ogni caso è un prodigio di ingegneria per una ditta che non si è mai cimentata prima in un progetto così complesso. Ci chiediamo se sia uno scherzo o se la casa intenda veramente provare ad entrare in Formula Uno: unico problema, dovrà fare di meglio per farcela dato che l’auto, ad occhio e croce, non sembra regolamentare.
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