Schumacher continua ad essere nel cuore degli appassionati e quello che è successo in Inghilterra ne è testimonianza.
In occasione del round del WEC a Monza, un’immagine che ritraeva James Calado, membro dell’equipaggio Ferrari, appoggiato all’alettone della sua 499P aveva commosso i tifosi delle quattro ruote per via della sua grande somiglianza con Schumacher. Ed ora a pochi giorni di distanza, un altro episodio sempre riguardante il Kaiser di Kerpen ha suscitato grande emozione.
Protagonista, questa volta, è il figlio Mick, oggi terzo pilota della Mercedes in F1, chiamato dagli organizzatore del mitico Festival della Velocità di Goodwood per vestire proprio i panni del padre.
Malgrado la delusione per non essere più in griglia, il 24enne si sta togliendo diverse soddisfazioni. Molto amato dal pubblico del motorsport ha di recente incassato i complimenti da parte di George Russell per il lavoro svolto al simulatore per permettere alla W14 di recuperare terreno sulla Red Bull, ha partecipato a due sessioni di test, una con la Stella per sviluppare le gomme Pirelli e l’altra con la McLaren, e ora con casco e tuta di papà si esibito davanti ad un pubblico di veri intenditori.
Il sette volte iridato, legato alle Frecce d’Argento da un passato a ruote coperte nel DTM, tornò a difenderne i colori nel 2010 quando Ross Brawn lo volle fortemente nella sua neonata compagine nel Circus nonostante si fosse ritirato dalle corse nel 2006.
Due furono le stagioni da lui disputate con più ombre che luci fatte di diversi incidenti e performance al di sotto del suo blasone, tanto che nel 2012 venne accantonato a favore di Lewis Hamilton. Da lì ci sarà un avvicinamento al mondo delle moto, ma la caduta sugli sci occorsagli a Meribel il 29 dicembre 2013 metterà ogni cosa in stand-by.
Al volante della W02 utilizzata nel 2011 dal genitore, il giovane tedesco ha girato deliziando i presenti sia nella giornata di sabato, sia domenica e in particolare ha affrontato la famosa salita che più di ogni altro tratto caratterizza il circuito al sud della Gran Bretagna.
A rendere ancora più preziosa quella opportunità l’aver mandato in pista una vettura in tutto e per tutto identica a quella guidata da Schumi Sr., compresi gli adesivi degli sponsor dell’epoca. La tuta, invece, con quella bandierina tedesca e la scritta M. Schumacher ha fatto andare tutti in visibilio ed è inutile dire che la quantità di autografi e foto è stata industriale.
Incassati ben volentieri complimenti e manifestazioni d’affetto, davanti all’ex Haas c’è un futuro piuttosto incerto. Non troppo tempo fa è emerso che Franz Tost, oggi team principal dell’Alpha Tauri, lo avrebbe voluto ingaggiare in squadra al posto di Pierre Gasly, ma un Helmut Marko poco convinto, lo fece propendere per Nyck De Vries.
Considerato che l’olandese è appena stato licenziato e che in sua sostituzione è stato chiamato Daniel Ricciardo, per il 2024 potrebbe aprirsi una nuova porta per lui, ma il condizionale è d’obbligo e i dubbi restano parecchi. I tanti crash accumulati tra il 2021 e il 2022 di certo non lo aiuteranno.
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