Gara terribile per la Ferrari a Silverstone, con Charles Leclerc che dopo il traguardo ha dato la sua chiave di lettura. Ecco le sue parole.
Dopo le buone prove del Canada e dell’Austria, la Ferrari si è risvegliata dall’illusione di essere diventata almeno la seconda forza, con un fine settimana da incubo che si è vissuto in quel di Silverstone. Charles Leclerc è giunto mestamente in nona posizione, seguito dal compagno di squadra Carlos Sainz.
Per quello che riguarda i piloti, stanno diventando puerili i team radio in cui si scambiano accuse e veleni, anche se è soprattutto lo spagnolo ad attaccare, anche a mezzo stampa, quando non è di certo nella posizione per fare i propri comodi. Il problema va oltre i piloti, e sta in una macchina che di essere competitiva non ne vuole sapere.
Vero è che anche l’Aston Martin è del tutto sparita dai radar, ma intanto, a causa della strategia suicida adottata dal Cavallino, Fernando Alonso è di nuovo finito davanti, ed a preoccupare la Ferrari c’è anche la resurrezione della McLaren. Il team di Woking, infatti, era chiaramente l’anti-Red Bull a Silverstone.
Lando Norris ha mantenuto la seconda posizione ottenuta in qualifica, mentre Oscar Piastri è stato penalizzato dalla Safety Car, perdendo un podio che meritava, ma giungendo comunque quarto, dietro alla Mercedes di Lewis Hamilton. Il team principal Andrea Stella, dopo un inizio di stagione da incubo, può finalmente godersela.
La squadra britannica è tornata a giocare al tavolo dei grandi, mentre a Maranello è notte fonda. Leclerc ha analizzato quella che è stata la sua gara, evidenziando il problema principale, che a suo parere non rientra nella strategia. Andiamo a vedere di cosa ha parlato il giovane talento monegasco.
Leclerc, ecco cosa è mancato a Silverstone
Charles Leclerc è stato molto analitico dopo la fine della gara, quando ha risposto alle domande di “SKY Sport F1“. Il pubblico si è subito schierato contro la strategia della Ferrari, che non è stata di certo il massimo, ma il monegasco ha invece scelto di difenderla a fine gara.
Ecco le sue parole: “Se la macchina non accendeva le gomme? Non abbiamo avuto molto degrado, ma la questione è semplice, non c’era proprio il passo per competere. Ci siamo fermati molto in anticipo, sapevamo che George che era dietro di me avrebbe fatto il contrario rispetto a me. Infatti, se fossimo rimasti in pista lui sarebbe rientrato, ma poi c’è stata anche una grande sfortuna con la Safety Car, quello ci ha fatto perdere molte posizioni. Il problema era il ritmo, faticavamo molto nelle curve veloci, ed anche in trazione abbiamo fatto molta fatica“.
Leclerc ha dunque parlato di un passo di certo non all’altezza, e questo si era visto sin dai primi giri, quando doveva remare per tenere dietro la Mercedes di George Russell. Va però detto che anche la strategia non è di certo stata al top, come ormai troppo spesso accade in questi ultimi anni. Tuttavia, se la macchina non va c’è poco da fare.