Freme, in questa delicata fase, Andrea Iannone. Il centauro, dopo la squalifica per doping, è pronto a tornare in sella. Ecco dove correrà.
Andrea Iannone non ha mai mollato. L’ex centauro della Ducati ha attraversato un periodo molto buio a livello professionale quando, alla fine del 2019, ha subito delle accuse di doping che lo hanno costretto a intraprendere una querelle giudiziaria.
La FIM, il 17 dicembre 2019, sospese il centauro perché risultato positivo ad un test antidoping. Nelle urine di Iannone erano state riscontrate tracce di steroidi anabolizzanti. Il controllo era avvenuto in occasione della tappa malesiana il 3 novembre 2019. A quei tempi il rider abruzzese era nel team Aprilia. La notizia, inevitabilmente, scatenò un polverone. Nel 2020, da alcune analisi successive, emerse la sostanza proibita. A quel punto la squalifica fu inevitabile.
Nonostante non ci fosse dolo nelle azioni del campione, la sentenza del TAS di Losanna rappresentò una mazzata fortissima alla sua carriera. Il classe 1989 ricevette ben anni di ban dalle corse e l’invalidazione dei risultati sportivi ottenuti in pista dal primo novembre 2019. Iannone provò l’ennesimo ricorso, finendo per ottenere il risultato contrario. La pena fu inasprita e prolungata sino al termine del 2023.
Dopo anni Iannone è pronto a tornare in sella e si è preparato al meglio per ottenere risultati, da subito, confortanti. The Maniac ha un curriculum che farebbe gola a tanti, ma dalle ultime sue apparizioni in pista sono passati anni. Nel Motomondiale ha festeggiato 13 vittorie e 35 podi totali, riuscendo a togliersi la soddisfazione di correre per il team ufficiale della casa di Borgo Panigale. Proprio la Ducati potrebbe tendere una mano al nativo di Vasto. Nonostante tutto il legame è rimasto molto forte.
Dal 17 dicembre 2023 Iannone sarà di nuovo libero di tornare a correre. The Maniac, dopo aver provato a Vallelunga e a Misano una Panigale V4, ha intenzione di tornare ad alti livelli nel motociclismo. Il sogno sarebbe quello di correre in Superbike in sella ad una Rossa. Sarebbe un bello step che aprirebbe degli scenari futuri molto interessanti. Andrea non debutterebbe nel team ufficiale, ma potrebbe in futuro sfruttare l’addio del campione del mondo, Alvaro Bautista.
Lo spagnolo, sempre più vicino al secondo titolo di fila ma anche ai 40 anni, lascerà in futuro la sella più ambita. Un campione italiano in SBK su una moto italiana, come Bagnaia in MotoGP e si spera Bulega in Supersport, sarebbe una immagine fantastica per Ducati. Si tratterebbe di un percorso, inevitabilmente, a step. Il primo passo sarebbe quello di tornare competitivo in un team satellite dalle grandi ambizioni.
Marco Barnabò, team manager di Barni, al sito Worldsbk.com ha dichiarato: “Andrea è un centauro di grande talento e sono certo che potrebbe davvero far bene in questo campionato“. Il team satellite ora è concentrato su Danilo Petrucci, autore di uno splendido podio nell’ultima tappa del campionato, ma non ha escluso l’ingaggio di Andrea Iannone.
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