Continua la lotta intestina tra i piloti Ferrari. Anche a Silverstone i due non se le sono mandate a dire e Sainz lancia una nuova accusa.
A dispetto delle apparenze che, non appena cominciata la loro convivenza in quel di Maranello, li volevano amici per la pelle, Charles Leclerc e Carlos Sainz si mal sopportano e ormai non passa weekend di gara che non lo dimostrino. Il monegasco si è spesso visto penalizzato dalla strategia, allo stesso modo lo spagnolo, negli ultimi eventi, ha sentito il vento tirare maggiormente dalla parte del compagno e il risultato è che alla fine la Ferrari sta ottenendo meno del dovuto e dello sperato. 
Dopo le tensioni dello scorso anno, quando parte del box rosso non aveva accettato il successo del figlio d’arte in quel di Silverstone, anche in questa edizione del GP non sono mancati i battibecchi e le tensioni.
Tutto è partito già nella marcia di avvicinamento quando la stampa iberica, nella fattispecie Marca, ha pubblicato un articolo al vetriolo, contestando al Cavallino di aver sabotato il #55 in Austria, imponendogli il pit stop in coda al collega e raccomandandogli di non superarlo in pista. Non bastasse, subito dopo ha cominciato a circolare la voce di un addio del madrileno, stando di fare il secondo, a favore dell’attuale portacolori Williams Alex Albon.
Iniziata l’azione in circuito la deflagrazione ha avuto luogo in corso di qualifiche, quando il #16 ha fatto un plauso ironico al collega per averlo superato appena prima del giro lanciato nel Q1, malgrado il team avesse scelto di comune accordo di penalizzarlo.
La corsa poi non è stata meno con il coltello tra i denti per i due, con il 28enne protagonista di una prova incolore, in cui ha addirittura rimediato tre sorpassi nello spazio di poche curve, ad opera di Perez, del suo candidato sostituito e proprio del Predestinato.
Sainz e Leclerc, duello in pista e a parole
Parlando a caldo ai microfoni di DAZN Spagna, Carlitos ha tirato fuori tutto il proprio disappunto e la frustrazione per aver terminato così lontano da primi prendendosela con la Safety Car che, entrata in seguito all’incendio sulla Haas di Magnussen, ha addormentato il gran premio relegandolo dietro all’odiato team-mate.
“Se non ci fosse stata la vettura di sicurezza, avrei concluso più avanti perché ero più veloce, ma le competizioni sono anche questo“, la stoccata parzialmente coperta da una vena di diplomazia. Tra l’altro pure nel round inglese, lo spagnolo è stato privato della possibilità di ingaggiare un ruota a ruota con il cosiddetto Predestinato. Un veto che lo ha fatto andare su tutte le furie, come era accaduto al Red Bull Ring. 
Che l’erede del Matador del WRC abbia i nervi alquanto tesi è apparso chiaro pure al momento delle interviste quando, incalzato da un indispettito Pierre Gasly, che evidentemente non aveva gradito una spallata in fase di battaglia, ha replicato secco “poverino!”. Al momento Sainz occupa la quinta piazza della generale piloti con 83 punti. Leclerc invece è a quota 74 ed è settimo.
