Tesla continua a macinare successi di vendite, ma non tutti la pensano così, anzi il consiglio è inequivocabile.
Sembrava una sfida impossibile. Come un moderno Don Chisciotte, ma più di qualcuno aveva storto il naso o ci aveva creduto poco. Eppure, Tesla negli anni è cresciuta moltissimo, prendendosi la sua fetta di mercato e acquisendo una certa fama. In Europa nel giro di poco è passata dal rappresentare lo 0,16% a più del 3% del mercato totale del Vecchio Continente.
Certo, restano ancora dei problemi, legati soprattutto alla sua guida automatica. Al peso delle batterie al litio, al costo di queste vetture, nonostante incentivi e sconti, e ai tempi legati alla durata delle ricariche. In ogni caso però Tesla è il leader del settore per quanto concerne le macchine elettriche.
Parliamo di un’azienda indipendente, che costruisce vetture e tutta la sua gamma è a emissioni zero. Non è più soltanto un esperimento di guida elettrica. Eppure non è tutto ora quello che luccica.
Investing.com riporta come Goldman Sachs abbia declassato l’azienda a stelle e strisce, portando il titolo da Buy a Neutral. Cambia anche il costo, da 185 dollari ad azione a 248. Riflettendo e stime di EPS e un multiplo di target più elevato. Questa però non è l’unica banca che ha rivisto le sue stime, tante hanno seguito Goldman Sachs.
L’investimento a lungo termine e il momento attuale
In ogni caso però non è cambiata la stima a lungo termine, dove la crescita rimane assicurata e il posizionamento di Tesla resta assolutamente competitivo. Ma il rally del 108% a base annua “riflette meglio la posizione rialzista di Goldman sul produttore di veicoli elettrici”.
Tesla quindi è posizionata bene per la crescita a lungo termine, vista la sua posizione di leader sul mercato dell’elettrico. Stando sempre a quanto Goldman Sachs ha scritto ai suoi clienti. Ma da cosa dipende il declassamento? Dalla valutazione che andrà a danneggiare il margine lordo non-GAAP di Tesla nel 2023.
Di base quindi Tesla beneficia come detto della sua posizione leader nell’elettrico, ed è inutile ripetere come in Europa nel 2035 arriverà lo stop agli endotermici e in tanti potrebbero affidarsi proprio all’azienda americana per il trasporto privato.
Ma cosa comporta tutto questo? Un rischio di ribasso di circa il 3% rispetto al prezzo di chiusura. È quindi il momento di vendere, a meno che non si abbia appunto un progetto a lungo termine. Questo non è l’unico Down Grade di giugno, anche Morgan Stanley e Barclays hanno tagliato il titolo a Equal Weight per quanto concerne Tesla.