Chi possiede una motocicletta deve stare attento. Le furbate possono costare care. Ecco a cosa prestare attenzione.
L’acquisto di un veicolo a quattro o due ruote è sicuramente un momento importante. Non trattandosi di una spesa da pochi euro, molti lo considerano un investimento che dovrà durare nel tempo, possibilmente parecchi anni. Va da sé che per permettere al veicolo di rimanere efficiente, è necessario salvaguardarlo, fare la dovuta manutenzione e in caso di problematiche tecniche intervenire subito, senza aspettare che il danno diventi ancora più grave.
Il suggerimento, se si rompe qualcosa, è sempre di sostituirlo con un pezzo originale e non semplicemente con uno compatibile. Se però non dovesse essere possibile niente panico, in quanto non vi è alcuna legge che lo impone.
Nel nostro articolo andremo ad analizzare il caso di un guasto irreparabile alla marmitta della moto. Se per qualsiasi motivo si è stati costretti alla sostituzione è cosa buona giusta dotarsi di un ricambio omologato, in modo da tenersi al riparo da un ingente esborso in caso di fermo ad un posto di blocco.
Questo perché se montare un pezzo non originale non comporta alcuna sanzione, l’assenza dell’omologazione è un fatto grave. Detto ciò, a sua discrezione, la polizia potrebbe contestare l’utilizzo di un prodotto equipollente non annotato sul libretto di circolazione. Non essendoci l’obbligo di aggiornamento del libretto stesso non si corre alcun pericolo, tuttavia é consigliabile portare sempre con sé il certificato di omologazione.
Va inoltre precisato che questa può essere ottenuta solamente se la marmitta applicata sul motociclo è effettivamente omologata per quell’esatto modello. Dunque, per evitare brutte sorprese, prima di comprarla andrebbe fatta una verifica sulla scheda tecnica. Eventualmente, per un’ulteriore tranquillità è preferibile portarsi dietro una copia della circolare ministeriale che attesta che gli scarichi omologati possono essere utilizzati al posto dell’originale.
Ma come si fa a capire se sono regolari? Basta osservare un dettaglio. Assieme al certificato dovrà essere presente sul corpo della componente un marchio composto da un codice e da una serie di cinque o nove numeri che indicano se il silenziatore possiede o meno il catalizzatore.
Ma veniamo alle dolenti note. Se le forze dell’ordine trovano la moto provvista di una marmitta non omologata, il proprietario può essere sanzionato con una multa che va da 430 a 1731 euro, a cui va sommato il ritiro del libretto.
Per poter tornare a circolare, il mezzo dovrà essere sottoposto a revisione straordinaria direttamente in Motorizzazione, dove il pezzo incriminato verrà eliminato.
A proposito delle cifre, va evidenziato che se le autorità dovessero rilevare la mancanza di prestazioni extra o di un incremento notevole della rumorosità (per legge non deve superare i 74-77 decibel), l’importo scenderebbe a 87 euro.
Se al contrario la marmitta dovesse essere bucata e il rumore amplificato, dovremo tirare fuori 42 euro. Secondo il Codice della Strada non ci si può esimere dalla manutenzione di qualsivoglia veicolo, ne consegue che pure il silenziatore debba essere controllato regolarmente e alla bisogna riparato o sostituito.
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