Addio alla chiave dell’auto. Un grosso costruttore ha deciso di cambiare tutto. Ecco come si entrerà nell’abitacolo.
La tecnologia, si sa, non può essere fermata e l’automotive rappresenta sicuramente uno di quegli ambiti in cui l’evoluzione è continua. Ogni modello nuovo che esce, anche di tipo basico e privo di grosse ambizioni, è comunque all’avanguardia, e già a distanza di poco tempo perde valore proprio perché gli studi sotto questo profilo non si arrestano mai, un po’ come succede per i dispositivi informatici o di telecomunicazione.
Normalmente c’è sempre qualcuno che svolge il ruolo di apripista, qualcuno che azzarda con soluzioni mai tentate prima. In alcuni frangenti l’invenzione funziona e viene poi adottata da altri marchi, in altri si rivela un flop e quindi decade tutto dopo la prima prova. Nel nostro caso il brand di riferimento è la Toyota.
Se già la prima generazione della sua C-HR era stata di rottura con il passato, la versione aggiornata rappresenta un progetto ulteriormente ambizioso.
Per quanto concerne il propulsore due sono le tipologie di alimentazione proposte: Full Hybrid da 1,8 e 2,0 litri, e Plug-in Hybrid da 2,0 litri. In particolare la variante 2.0 presenta alcune plus importanti, come la trazione integrale intelligente AWD-i e la funzione geofencing, questa entra in funzione quando il veicolo entra in una zona critica, per cui per non inquinare passa in automatico dalla benzina all’elettrico.
Sembra un provvedimento da nulla, in realtà mette la parola fine ad un tema spinoso per gli ibridi, quello della scarsa efficace nelle aree più delicate, dove invece andrebbero limitate le emissioni.
Sul fronte estetico, le linee sono molto simili a quelle della bZ4X e della Prius, ma anche qui ci sono delle novità. Per la prima volta la Casa nipponica adotta le maniglie delle portiere a filo con la carrozzeria. Un elemento che accresce la dinamicità dei profili e permette senza problemi l’adozione di cerchi dal volume notevole, ossia 20 pollici.
Se già esternamente il prodotto sembra innovativo, all’interno lo è ancora di più. Partiamo dal digital cockpit da 12,3 pollici che agevola la lettura di tutte le informazioni utili per quando si è in marcia. Per rendere la fruizione maggiormente ritagliata sulle proprie esigenze sono stati impostati tre layout a scelta.
E cosa dire del nuovo sistema di apertura. Il produttore asiatico ha deciso di archiviare la famosa chiave, che poi oggi è più che altro un telecomando, e di introdurre una digital key, da configurare sul proprio telefono. In pratica dal 2024 per salire in auto non avremo bisogno di nulla se non di quello strumento che un tempo serviva solamente per telefonare e che ora, invece, ha in mano la nostra vita.
A questo proposito dovranno stare particolarmente attente quelle persone che tendono a dimenticare gli oggetti in giro. Senza smartphone, non si potrà nemmeno guidare!
Sempre per quanto concerne le dotazioni citiamo un ulteriore schermo e applicazioni come MyT, per il controllo ad esempio del climatizzatore, o Remote Parking che agevola il parcheggio in posti angusti. Per concludere con le sellerie, il loro look sarà sportivo e non mancherà il tettuccio panoramico.
Seguendo il diktat del Governo il sistema dei pedaggi è destinato a cambiare a tal…
Il gruppo Stellantis non vuole mettere da parte i motori termici e svela al mondo…
La Honda non è ancora al vertice del settore elettrico, ma ora è pronta a…
Shakira fa sognare ancora una volta i suoi fan e lo fa regalando una Lamborghini…
Nel corso della sua vita Gianni Agnelli ha avuto la possibilità di guidare le auto…
L'Alfa Romeo aveva dovuto affrontare il richiamo di Giulia e Stelvio a seguito di una…