Marc Marquez sta attraversando un periodo molto complicato in carriera e anche di recente ha subito un altro clamoroso no.
Tra i migliori piloti della sua generazione vi è ovviamente Marc Marquez. Il fenomeno spagnolo è stato in grado in questi anni di dare vita a una serie di straordinarie battaglie in pista, con la sua Honda che per tanto tempo ha dominato la scena internazionale.
La situazione ora si è completamente capovolta, con la casa giapponese che si trova nettamente ultima in classifica costruttori e senza la possibilità di rialzarsi. Joan Mir ha saltato le ultime due gare e a Marquez non è andata molto meglio.
Presente nella Sprint Race in Germania e in quella d’Olanda, salvo poi ritirarsi in entrambi i casi prima della prova della domenica. La testimonianza più lampante del disastro della Honda sta proprio nelle parole del fenomeno iberico che ha apertamente spiegato come non ci sia la possibilità di lottare per grandi traguardi.
Il suo contratto scadrà nel 2024, ma ci sono delle voci che parlano addirittura di una Honda che rischierebbe di lasciare vacante la propria posizione nella prossima stagione. Un dramma vero e proprio, perché si tratta di una delle più nobili Scuderie della MotoGP.
Marquez intanto si sta guardando attorno e ha già dichiarato di avere un piano B per il futuro. Jorge Lorenzo aveva parlato di un suo possibile approdo in Ducati, ma ora si parla anche di un passaggio in KTM.
La motivazione è legata alla stretta collaborazione tra la Red Bull e la casa austriaca. Il rapporto tra la Honda e l’azienda dell’Energy Drink è molto stretto e Marquez è un pilota sponsorizzato dalla Red Bull.
Niente KTM per Marquez: Guidotti smentisce le voci
A parlare in maniera chiara del futuro di Marc Marquez in KTM ci ha pensato il Team Manager Francesco Guidotti. Quest’ultimo era stato intervistato al termine del GP d’Olanda da Sky e con le sue parole non ha lasciato grandi speranze per lo spagnolo.
“Marquez non è un nostro pilota, dunque non possiamo affrontare l’argomento. Pensiamo solamente alle nostre energie e alle capacità dei nostri piloti. Abbiamo un grande vivaio dal quale peschiamo per il futuro. Marquez ce lo avete proposto in mille salse, ma non sappiamo più come farvi capire che non è un’opzione fattibile.” Dunque Guidotti non lascia davvero spazio all’interpretazione.
Siamo ovviamente ancora ben lontani dalla fine del rapporto tra Marquez e la Honda, per questo motivo è probabile che si tratti solamente di strategia. La KTM ha effettivamente dei problemi di abbondanza, tanto è vero che ha già richiesto l’iscrizione del Team Ajo in MotoGP per poter sfruttare Pedro Acosta.
La filosofia Red Bull inoltre è ben lontana dal voler utilizzare dei piloti già da tempo affermati. L’obbiettivo è sempre stato quello di crearsi i campioni del presente e del futuro in casa, in modo tale da anticipare la concorrenza.
L’occasione fa però l’uomo ladro e l’arrivo di Marquez sarebbe sicuramente un grandissimo colpo per una KTM che è diventata, dopo la Ducati, la seconda Scuderia del Motomondiale.