La Lancia ha realizzato vetture che sono entrate di diritto nella storia delle quattro ruote. I più esperti riconosceranno le contaminazioni di un bolide speciale.
Le ultime generazioni non conosceranno mai il sapore autentico delle opere d’arte create dalla Lancia. Quest’ultima, prima che si ritrovasse in crisi con il solo modello Ypsilon in listino, era tra i marchi più noti al mondo per le vittorie nel campionato del mondo rally. Parliamo di un altro Motorsport e di un’altra realtà aziendale.
Oggi il brand piemontese ha abbandonato l’animo corsaiolo. Avrebbe meritato di avere, ancora oggi, una collocazione di primissimo piano nel segmento delle auto sportive. Chi ha qualche ruga sul viso non può dimenticare i trionfi della Delta Integrale. Quest’ultima è stata una delle vetture più iconiche dell’industria dell’Automotive nostrana.
Non è una esagerazione, se conosceste il palmares del mostro nato dall’estro di Giugiaro. Per 13 anni l’auto rappresentò il punto di riferimento nel campionato rally. C’era la volontà, ai tempi, di lasciare un segno e mettere su un progetto rivoluzionario. La prima serie della Delta nacque come erede della Beta.
Il design squadrato lasciò tutti a bocca aperta e nel 1980 divenne l’auto dell’anno. La Delta è il secondo modello più venduto nella storia del marchio Lancia con 776.970 esemplari prodotti di cui 525.231 esemplari della prima serie, i 138.980 esemplari della seconda serie e i 112.759 esemplari della terza serie.
All’inizio erano presenti solo due motorizzazioni: il 1301 cm³ da 75 CV, poi portati a 78 nel 1982 e il 1498 cm³ da 85 CV. La Delta conquistò i primati di vittorie di gara (46) e titoli costruttori (6) tra gli anni 1980 e 1990. Una vettura ricca di innovazioni, con sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti di tipo MacPherson. Risultò anche molto leggera rispetto ai competitor, grazie ai paraurti anteriori e posteriori in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro.
Lancia, un missile da 1000 cavalli
La Delta non fu l’unica vettura a fare la storia del brand piemontese. I più esperti conosceranno il progetto portato avanti dal driver di origini svedesi Peter Pentell. Quest’ultimo elaborò LaSupra. Parliamo una belva leggendaria, costruita su di una base eccellente. Il pilota e il meccanico decise di stravolgere, radicalmente, la Lancia Delta Evoluzione del 1992, creando un vero e proprio mostro.
Nel video in basso del canale YouTube HillClimb Monsters potrete ammirarla, congiuntamente ad altri bolidi della Lancia. L’elaborazione di una Lancia da 1000 cavalli è durata anni, concludendosi definitivamente nel 2014. La vettura blu, con inserti in bianco, è diventata “grande”, grazie alla partnership con Speedhunters. Noterete delle contaminazioni con la Delta, a partire dal frontale e i gruppi ottici, ma sotto il cofano batte un motore un 6 cilindri 3.000 cc turbocompresso della Supra, per una potenza complessiva di 1000 cavalli.
Il nome, quindi, non è casuale, rimandando all’iconica vettura Toyota. Le sospensioni, invece, sono state ereditate dalla Porsche 911 GT3 RSR. E cosa rimane della vettura originale? Semplicemente alcuni elementi del telaio del finestrino anteriore. Al raduno del Goodwood Festival ha già fatto faville con il suo sound inimitabile.