Il presidente francese Macron ha sfoggiato negli anni alcuni modelli di auto importanti, sulla scia dei suoi predecessori. Ecco le vetture del suo garage.
Quasi un anno fa il presidente Emmanuel Macron è stato chiaro, parlando ai suoi concittadini francesi: appoggerà i marchi transalpini con sempre più forza “perché continuino a innovare e riportino in futuro la Francia ad essere un grande Paese automobilistico“. Dal Salone dell’Auto di Parigi ha ribadito la volontà di accompagnare il Paese nella transizione verso la mobilità elettrica, che ormai sta coinvolgendo tutto il mondo e le case francesi sono in prima linea ormai.
Gli obiettivi sono comunque ambiziosi: portare la Francia a produrre 2 milioni di auto elettriche all’anno a partire dal 2030, mentre entro il 2026 o il 2027 si potrebbe arrivare al traguardo di 1 milione di auto a zero emissioni.
Il presidente francese spera davvero che ci sia un vero cambio di rotta nel settore automobilistico, ma ha capito soprattutto che per raggiungere certi obiettivi serve l’aiuto dello Stato, tanto che ha previsto diversi incentivi per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati.
In tutto questo però dobbiamo dire che sicuramente Macron negli anni ha mostrato una certa affinità col mondo delle quattro ruote. E’ un grande appassionato di auto, non l’ha mai nascosto, e come capita spesso ai presidente (ad esempio Vladimir Putin), ama circondarsi di auto di rappresentanza di un certo fascino o significato. E quindi ha un parco auto, certo non comparabile a quello di grandi vip o errori dello sport, vedi Zlatan Ibrahimovic, ma comunque di spessore.
Macron, ecco le auto del presidente
Il presidente francese tiene a manifestare le proprie origini in ogni situazione, di conseguenza la scelta della automobile presidenziale è ricaduta su un marchio storico francese come Citroen. Per la sua nomina nel maggio 2017 è stato visto scendere da una DS7 Presidential Crossback in formato cabrio, quindi un modello unico nel suo genere. In particolare questa Crossback gli era stata consegnata prima che venisse messa in produzione dalla stessa Citroen.
Da fine 2021 Macron ha aggiornato il suo garage ed ha una DS7 Crossback Elysee. Il modello in sostanza è l’aggiornamento di quello precedente, ma rimane sempre un esemplare unico dotato di carrozzeria allungata rispetto alla Crossback di serie ed è dotato di una completa blindatura ed è verniciata nel colore Ink Blue.
La particolarità poi è che è un’ibrida plug-in, quindi una delle prime auto presidenziali a vocazione “green”, con una potenza di 300 cavalli, trazione integrale intelligente e cambio automatico.
Altra vettura che lo ha ospitato più volte è stata la Peugeot 5008, la più grande dei SUV della casa francese. Una scelta, quella del marchio del leone, fatta da tanti presidenti prima di lui. Infatti già almeno 50 anni prima Valéry Giscard d’Estaing scelse una 604 come auto di rappresentanza, mentre Francois Mitterand volle una 605 blindata per i suoi spostamenti.
Addirittura Jacques Chirac aveva una 607 mentre la moglie si muoveva con una 205 SR di colore rosso del 1984, che guidava sulle strade di Corrèze. Infine Nicolas Sarkozy, che ebbe una futuristica 607 Paladine.