In questi giorni c’è stato un test molto importante per un pilota con una MotoGP. Ed ecco cosa è emerso e cosa potrebbe accadere.
La MotoGP è pronta a vivere il weekend di Assen, che chiude idealmente la prima parte di stagione, visto che poi il prossimo appuntamento sarà dopo un mese. E ovviamente sarà anche l’occasione per tirare le somme e cominciare a pensare al futuro. Rispetto ad altri anni infatti ancora sembra molto debole il mercato piloti, nonostante poi ci siano delle selle a disposizione per il 2024. Possibile però che proprio nelle prossime settimane ci sia un primo rimescolamento di carte, con diversi team pronti a fare un restyling della propria line-up.
Ovviamente si guarda molto ai piloti del Motomondiale, soprattutto a quella Moto2 che è diventata la palestra per le nuove generazioni per arrivare in MotoGP. Sembra ormai certo lo sbarco di Pedro Acosta, che dopo un anno di apprendistato pare ora essere in lotta per il Mondiale ma già sgomita per farsi largo nella classe regina.
Occhio però anche a Tony Arbolino, oltre ad altri piloti della classe di mezzo. Chi ambisce però in alto sono anche diversi piloti della Superbike, molti dei quali sono anche dei cosiddetti “cavalli di ritorno”. Uno di questi è Alvaro Bautista, dominatore con la Ducati Panigale nel Mondiale, tanto da essere lanciato verso il secondo titolo di fila.
MotoGP, un test di grande valore
Lo spagnolo in questi giorni è tornato agli onori delle cronache perché il boss Gigi Dall’Igna, come promesso, gli ha regalato una due giorni di test a Misano con la Ducati Desmosedici GP23, la moto con cui Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini gareggiano nel Mondiale. Un modo per tornare ad approcciarsi alle moto della classe regina e capire quanto sono cambiate da quel 2018, anno in cui ha corso l’ultima volta.
Lo spagnolo ha avuto tutto il tempo al suo fianco Michele Pirro, tester ufficiale Ducati, che ha cercato in maniera molto veloce di fargli capire il nuovo mezzo e osservarlo da vicino. Alla fine dei due giorni, Bautista, che come ha ammesso non ha mai tentato il time attack, ha avuto come migliore riferimento un 1’32.590 contro l’1’31.065 stabilito da Bagnaia un anno fa. Un tempo che gli avrebbe permesso di qualificarsi 10° la scorsa stagione.
Bautista rivela il suo futuro
Alla fine della due giorni comunque Bautista non ha nascosto la sua gioia per essersi tolto questa soddisfazione di aver provato una MotoGP attuale e di essersi esclusivamente divertito. E ha aggiunto: “Il futuro? E’ a Donington e Imola. Abbiamo due round molto ravvicinati e dopo questa bella esperienza ora non resta che pensare al campionato Superbike“. Infatti il primo appuntamento è in programma il prossimo 2 luglio.
Dunque escluso un ritorno, anche part-time, nel Mondiale MotoGP. Ma Marco Zambenedetti, Coordinatore Tecnico Ducati Corse, che al portale ufficiale Worldsbk.com non ha escluso una wild card a fine stagione per lo spagnolo: “L’obiettivo principale è quello di mantenere il numero 1 nel Mondiale Superbike. Alla fine del campionato, se ci sarà tempo, si vedrà“. E la risposta dell’iberico è stata: “Una volta terminato il nostro campionato ci saranno molte gare di MotoGP. In questo momento non sto pensando a nulla“.