Il GP del Canada è stato vissuto come una vittoria dalla Ferrari. Eppure per Sainz non tutto ha funzionato.
La chiave del gran premio di Montreal del Cavallino sta tutta in quella comunicazione radio in cui Leclerc veniva informato che Sainz non lo avrebbe superato. Da quel momento gli animi si sono rasserenati e senza l’ansia della lotta intestina, i due piloti hanno potuto portare a casa la macchina senza particolari guai o tensioni. A differenza dei recenti round in cui la SF23 mangiava le gomme e il muretto sbagliava strategia, in questa occasione è filato tutto liscio.
In particolare il momento in cui il box si è rivelato più efficace è stato in corrispondenza della Safety Car entrata per il violento bacio al muretto della Mercedes di George Russell. In quel frangente, mentre tutti coloro che stavano montando le coperture medie sono entrati in pit lane per il cambio, la Ferrari ha scelto un’altra strada, ossia quella di restare fuori per permettere a Charles e Carlos di girare con pista libera e recuperare qualche decimo prezioso.
A dispetto dell’azzardo che avrebbe potuto facilmente esaurirsi in un flop, le due Rosse sono riuscite a chiudere rispettivamente al quarto e al quinto posto. Un passo avanti se si pensa che erano scattate dalla decima e undicesima piazzola.
Ma la vera buona notizia è arrivata dalla tenuta degli pneumatici. In barba alle problematiche palesatesi specialmente in Spagna, le hard hanno tenuto, e questo, come dichiarato a caldo dal team principal Frederic Vasseur non può che far ben sperare per il prosieguo del campionato.
Spavento per Sainz, cosa sta per succedere sulla sua auto
Al termine del weekend al Gilles Villeneuve, la scuderia di Maranello guarda dunque paradossalmente al bicchiere mezzo pieno. I brividi però non sono mancati neppure questa volta e a confessarlo è stato il #55 ai microfoni di Sky.
“Sul finale ho accusato noie alla frizione che toccava sulla mia gamba. Questo imprevisto mi ha fatto perdere tempo quando affrontavo le curve“, ha spiegato. “Ogni volta che la aprivo sentivo la macchina fermarsi“.
Salvo questo intoppo ripetutosi in più di un’occasione, il madrileno ha assicurato di non aver avuto altre preoccupazioni, sebbene il differente feeling con le varie mescole lo abbia messo un po’ in crisi. “Con le gialle andavo bene, ma con le dure ho faticato. Non avevo grip e la vettura di muoveva di più sui cordoli, ad ogni modo sono soddisfatto del passo e del ritmo tenuto“, ha concluso.
Complice il ko della W14 #63, il figlio d’arte è ora quinto della generale piloti con 68 punti, ma Lewis Hamilton, appena avanti a lui, è abbastanza distante essendo a quota 102. Complessivamente è messo meglio del suo compagno di marca, settimo con 54 lunghezze, ma difficilmente l’equipe farà già una scelta su chi puntare, anche perché il pacchetto a disposizione rende qualsiasi tipo di preferenza inutile.
Già dall’Austria dovrebbero esserci degli aggiornamenti tecnici, tuttavia rispetto alla monoposto della Stella quella modenese sembra ancora in difficoltà.