Dopo la bella performance di Jerez Pedrosa è tornato al centro dei discorsi del paddock. Ecco la decisione che è stata presa.
Non è azzardato sostenere che se KTM oggi occupa il secondo posto della generale costruttori della MotoGP è anche merito di Dani Pedrosa. L’uomo simbolo della Honda è passato alla squadra austriaca all’indomani del suo ritiro dalle corse avvenuto nel 2018, assistendola nello sviluppo e nel collaudo della moto. Un’operazione che non deve essergli risultata difficile, visto che nella sua carriera ha forse vinto meno di quanto avrebbe meritato, ma ha senz’altro dato un contribuito a mettere in pista mezzi competitivi.
Dati alla mano, oggi il team sponsorizzato dalla Red Bull conta 135 punti contro i 248 della Ducati, certo un gap importante, tuttavia se si pensa che la terza forza in campo, ovvero l’Aprilia è a quota 99 ben si capisce quando abbia fatto crescere il team.
Chiamato in occasione del primo passaggio in Spagna del calendario a prendere parte alla gara come wild card, il #26 non ha sfigurato. Anzi, al contrario. A dispetto di una lunga pausa dalle corse, ha dimostrato di non aver perso nulla della vecchia consistenza che lo aveva caratterizzato nei momenti buoni, tagliando il traguardo in una onorevole settima piazza. Un ottimo risultato che segue il decimo posto conquistato nel 2021 in Austria, in un’altra apparizione spot.
Il non aver perso smalto né per quanto concerne la visione di gara, né per la tenuta fisica, ha scatenato l’appetito dall’equipe gestita da Francesco Guidotti.
Grandi notizie da Pedrosa, dove lo rivedremo
La voce era nell’aria da tempo, in verità proprio da quella domenica di fine aprile a Jerez de la Frontera dove il catalano aveva meravigliato tutti. Proprio per merito della sua bella prestazione di allora e con l’obiettivo di portare a casa un bottino cospicuo per la classifica marche, Daniel è stato iscritto come jolly al prossimo GP di San Marino, in programma il prossimo 10 settembre sul circuito di Misano.
I tifosi italiani avranno dunque l’onore di rivederlo in azione in ben due frangenti. KTM ha infatti annunciato che al Marco Simoncelli il 37enne parteciperà alla corsa, così come ai test IRTA ufficiali, fissati per i giorni immediatamente successivi all’evento romagnolo.
Dopo una parentesi nel Trofeo Lamborghini, il futuro dell’iberico pare essere sempre più nelle due ruote. Addirittura la sua pare una seconda gioventù professionale. A volte preso in giro per la sua corporatura minuta e per quel suo carattere schivo e riservato, in un ambiente dove spesso si cerca di mettersi in mostra in tutte le maniere possibili, il tre volte iridato si sta imponendo come professionista di cui fidarsi e a cui affidarsi.
Un esempio ce lo ha fornito Luca Marini, quarto al termine della Sprint Race di sabato scorso in Germania, il quale interrogato su come fosse riuscito a tenere testa ad un osso duro come Brad Binder, tra l’altro portacolori del marchio di Munderfing, ha confidato di aver messo in opera il suggerimento datogli proprio da Daniel nel post round andaluso, quando gli disse che aveva una guida troppo pulita e prevedibile e che per raccogliere qualcosa avrebbe invece dovuto “sporcarla” un po’.