Un’auto leggendaria è pronta a tornare sul mercato seppur indirizzata a pochi ed eletti fortunati. Ecco di quale modello si tratta.
Ha fatto la sua apparizione al MiMo, la manifestazione estiva dedicata alle novità del lusso nel campo dell’automotive, che si tiene tra Milano e l’Autodromo di Monza dal 2021. Ammirata da moltissimi appassionati delle belle macchine e soprattutto da quelli che amano i richiami alle corse, verrà presto messa a disposizione dei clienti, seppur a numero ridotto.
Stiamo parlando della Lancia Delta 044S, portata nel Tempio della Velocità dalla Scuderia Grassi, squadra famigliare dalla lunga storia nel mondo delle competizioni. La vettura rende omaggio alla mitica S4 Gruppo B che negli ’80 si fece notare nei rally con i vari Miki Biaison, Markku Allen e Henri Toivonen.
Il grande ritorno della Delta, ecco come sarà
Avendo una radice così particolare verrà realizzata in soli 44 esemplari, mentre per adesso non se ne conosce il prezzo. A disegnarla in salsa restomod Giuseppe Amato, ex del Centro Stile Alfa Romeo. La volontà del progettista era di unire la modernità alla tradizione, per cui ad esempio sono stati mantenuti i classici fari anteriori tondeggianti e le grandi prese d’aria sui montanti posteriori e il tetto.
I cerchi in lega sono gli stessi della Delta Integrale Evoluzione, al contrario il posteriore è stato completamente rivisitato sia per quanto concerne l’illuminazione, sia per gli scarichi. L’aerodinamica è in chiave contemporanea, da questo punto di vista si fa notare il diffusore in sinergia con l’alettone che dal tetto raggiunge il lunotto.
Le dimensioni sono stati modificate con l’obiettivo di rendere l’estetica maggiormente aggressiva. Nello specifico la lunghezza è di 4,18 metri, la larghezza di due e l’altezza è pari a 1,26 metri. Per comparazione la vecchia S4 contava 4 metri, per una larghezza di 1,8 metri e un’altezza di 1,5 metri.
Sotto il profilo della potenza, fedele al setting dell’originale la 044S monta un propulsore quattro cilindri 3 litri biturbo in linea in posizione centrale posteriore longitudinale, capace di scaricare sull’asfalto ben 650 cv. La trazione è integrale e dotata di tre differenziali. Il cambio invece è disponibile in versione meccanica a sei marce, o sequenziale.
I cerchi sono da 19 pollici con gomme 305/35 e 285/35. Lo spunto massimo dichiarato è di 300 km/h con la possibilità di partire da fermi e arrivare a 100 km/h in 2,9 secondi. Fornita di ABS ha un peso che oscilla tra i 1100 e i 1200 kg.
Qualche pillola di storia
Tornando indietro alla progenitrice Delta S4, questa venne realizzata dalla Lancia in collaborazione con Abarth tra gli stabilimenti di Borgo San Paolo e Torino. Ne furono rilasciati duecento esemplari stradali, ma il vero successo lo ottenne nelle corse tra il 1985 e il 1986, dove riuscì a tenere testa all’allora riferimento assoluto, ovvero la Peugeot 205 Turbo 16.
La peculiarità che sicuramente ha reso questa autovettura un unicum è che a differenza di quanto avviene normalmente nei rally che propongono modelli del tutto simili a quelli produzione, in questo caso il costruttore italiano decise di adottare due filosofie diverse, proprio perché l’ambizione del reparto sportivo era quello di tornare a dominare nelle gare.