Marc Marquez si è ritirato anche al Mugello, e non c’è davvero nulla che pare funzionare a dovere. Parole dure le sue.
La stagione da incubo di Marc Marquez non accenna a migliorare, con la vittoria che continua a restare un chiodo fisso. L’ultimo successo risale a ben più di un anno e mezzo fa, visto che è datata ottobre 2021 a Misano, in una grande doppietta Honda davanti a Pol Espargarò, che ora per la casa nipponica è un ricordo lontano. 
La situazione è sportivamente drammatica per il nativo di Cervera, che dopo un lungo stop tornò in azione lo scorso anno ad Aragon, alla metà di settembre. Da quel momento in poi, è giunto solamente una volta sul podio, chiudendo secondo a Phillip Island, al Gran Premio d’Australia, per poi accumulare una serie incredibile di cadute.
Le ultime quattro gare domenicali lo hanno visto finire a terra, a cominciare da Valencia dello scorso anno, per poi passare a Portimao, Le Mans e Mugello, ovvero le tre tappe che ha corso in questo 2023 già funestato da infortuni e problemi. Marquez è ovviamente fuori dai giochi per quello che riguarda il titolo mondiale, e questa Honda non dà garanzie in chiave futura.
La scivolata maturata alla Bucine, mentre tentava di attaccare Luca Marini, ha confermato quanto sia difficile guidare questa RC213V, che pare scaricare a terra i suoi rider non appena si forza leggermente di più. Questo non è di certo ciò che piace al nativo di Cervera, che se c’è una cosa che ama fare è proprio guidare oltre ogni limite.
Questa domenica si correrà al Sachsenring, pista che lui ama e dove ha vinto per otto volte di fila tra il 2013 ed il 2021 (nel 2020 non si è corso per il Covid-19). Marc sa che può essere una delle poche occasioni per questa stagione di portare a casa il colpaccio, anche se non sarà semplice.
Marquez, ecco il suo commento dopo il ritiro
Marc Marquez è un combattente, e se c’è una parola che non esiste nel suo vocabolario è “arrendersi”. Il nativo di Cervera arriva al Gran Premio di Germania con una situazione tecnica e di classifica da incubo, nella quale neanche il più pessimista dei suoi tifosi avrebbe creduto. 
Tuttavia, in un’intervista che ha rilasciato al “Guardian“, ha ribadito come non ci sia la minima volontà di mollare o di cambiare stile di guida per adattarsi a questa moto. A questo punto, andiamo a scoprire quelle che sono le sensazioni alla vigilia di una gara che può essere decisiva.
Ecco le parole di Marquez: “Ho uno stile di guida che è sempre stato aggressivo, e lo ritengo il mio punto di forza, anche se può diventare anche quello debole in certe situazioni. Ho una mentalità assassina, cerco sempre di attaccare e non voglio difendermi. Non ci sono dubbi sul fatto che corro troppi rischi quando sono in sella, ma io non contemplo il fatto di salire in moto con la paura delle cadute. Non ho altri modi per andare forte se non quello di rischiare e guidare sempre al limite“.
