La Ferrari è un sogno su quattro ruote. Coloro che hanno avuto il privilegio di guidare una Rossa lo ammettono: nessuna vettura è paragonabile all’iconica modenese.
Vi sono vetture che nascono con un fascino in più rispetto ad altre. Sebbene sia difficile trovare una supercar sgradevole sul piano estetico, non tutte sono destinate a lasciare un segno a livello prestazionale o del design. Vi sono auto che hanno avuto un impatto particolare nella storia o, in una chiave moderna, sono riuscite a ricreare uno stile inimitabile.
La Ferrari, in particolar modo, ha prodotto auto leggendarie che hanno riscritto le regole del design mondiale. Le Rosse non si possono replicare, forse per questo un altro genio della Motor Valley, conosciuto all’anagrafe come Ferruccio Lamborghini, preferì sfidare Enzo, ponendosi su un piano diverso. L’eleganza sinuosa delle prime vetture prodotte negli stabilimenti Ferrari conservano, ancora oggi, un tocco di esclusività non rintracciabile ad altre latitudini.
Sulle base delle Sport Prototipi degli anni ’60 la casa modenese ha lanciata una serie che è già entrata nella leggenda, nominate appunto Icone. Dopo il lancio della Monza SP1 ed SP2, gli specialisti del Cavallino si sono superati con la nascita della Daytona SP3. Prodotta in 599 esemplari, tutti sold out un secondo dopo l’annuncio della nascita del progetto, la SP3 rappresenta il perfetto connubio tra passato e presente, essendo impregnata dei valori storici del marchio.
Ancora oggi la Ferrari riesce a fare la differenza in gare classiche come la 24 Ore di Le Mans. Oggi come un tempo, la sfide del Motorsport sono il palcoscenico migliore per far conoscere la qualità italiana. Per la Daytona, dal nome del noto circuito americano, i tecnici hanno puntato sull’effetto nostalgia. Un’auto degli anni ’60 mixata con elementi all’avanguardia, diventando già un masterpiece moderno.
Il riconoscimento ricevuto dalla Ferrari
L’eleganza del classico si unisce alla volontà di far risplendere, in una luce nuova, la 330 P3/4, la 330 P4 e la 412P. Un esercizio di stile ben riuscito con la SP3 che, alla 24 Ore di Daytona del 1967, portò al trionfo le vetture italiani nella categoria Sport Prototipi. La vettura equipaggiata di un potente V12 a benzina di sei litri e mezzo emette una sinfonia celestiale.
Per due milioni euro è il miglior investimento che i 599 acquirenti hanno potuto fare. Ben 499 clienti avevano già una iconica Monza nel proprio garage. Con una potenza di 840 cavalli espressi a ben 9.500 giri/min la SP3 è una scheggia. La top speed è di 340 km/h, con uno 0 a 100 km/h in 2,85 secondi e da 0 a 200 in 7,4. Contaminata da alcuni elementi stilistici della 350 Can-Am e la 512 S, a Maranello hanno realizzato un’opera d’arte.
Il suo creatore Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Ferrari, ha ricevuto il Grand Prize of Design. La Daytona SP3 è stata premiata con il riconoscimento Most Beautiful Supercar 2022 da una giuria di esperti del Festival Automobile International di Parigi. Flavio Manzoni ha espresso la sua felicità per i due importanti premi che, ancora una volta, hanno messo sotto i riflettori l’eccellenza Ferrari.