Continuano i problemi per il mondo dell’auto elettrica, con un nuovo incendio che deve fare da monito. Ecco la situazione.
Quello dell’auto elettrica è un argomento che è sempre molto dibattuto, e sul quale c’è un continuo braccio di ferro. Infatti, tale tecnologia è gradita da una parte di popolazione, che ritiene sia giusto puntare sulle emissioni zero in favore di un mondo più pulito, mentre altri non credono affatto in questa possibilità.
Infatti, c’è chi pensa che l’auto elettrica sia troppo rischiosa per tutta una serie di motivi, ma anche irraggiungibile sul fronte economico. Infatti, queste vetture soffrono di costi d’acquisto eccessivamente elevati, anche se al giorno d’oggi esistono molti incentivi che sono nati con l’obiettivo di svecchiare il parco auto.
In Italia, soprattutto nelle grandi città, sta sorgendo il problema delle zone verdi, che rischiano di lasciare a piedi centinaia di migliaia di persone, che al giorno d’oggi non possono permettersi l’acquisto di una macchina nuova e che dia meno problemi in termini di emissioni. A questo punto, le EV continuano dunque a lasciarci con tanti dubbi, anche perché da molti sono ritenute pericolose e poco affidabili.
Troppo spesso, infatti, sentiamo di auto ad emissioni zero che vanno totalmente in fiamme, senza un apparente motivo, e che sicuramente preoccupano la sicurezza. Nelle prossime righe, vi daremo conto di un altro episodio di questo tipo, che ha scatenato panico e nuove discussioni su questa tipologia di vetture.
Negli Stati Uniti d’America, sono molti coloro che hanno deciso di convertirsi alle vetture ad emissioni zero, ma in questi giorni sono ripartire le polemiche per ciò che è accaduto durante la fase di ricarica. Infatti, un’auto elettrica, più precisamente un pick-up, il Rivian R1T, è stato danneggiato a causa di un incendio mentre stava facendo il “pieno” presso una colonnina HPC, ovvero High Power Charging.
A volte, infatti, non capita che l’auto elettrica vada in fiamme per via di un guasto alle batterie agli ioni di litio che la alimentano, ma anche per fattori esterni, e la ricarica rapida può essere uno di questi. Infatti, è già stato detto che nell’incendio in questione non è coinvolta la batteria della vettura, ma che tutto è stato causato da un’eccessiva tensione nel momento della ricarica, ed il tutto si collega al fatto che la suddetta ricarica, ancora oggi, è troppo lenta per i bisogni della popolazione.
I costruttori stanno così provvedendo a studiare nuove tipologie di ricarica rapida, ma così facendo, si sono anche moltiplicati i rischi di gravi incendi, come ciò che è accaduto in questi giorni oltreoceano. C’è un consiglio che è stato dato a chi decide di ricaricare in una colonnina pubblica, ovvero quello di controllare visivamente le condizioni della stessa prima di effettuare le operazioni. A questo punto, è chiaro come ci sia un vero e proprio caso colonnine, visto che non è la prima volta che si verifica un episodio di questo tipo. La sicurezza va sempre messa al primo posto.
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