Nel 2023 purtroppo ci sono ancora dei piloti che muoiono durante una gara e la tragedia ha sconvolto tutto il mondo delle corse.
Rispetto al passato si sono completamente rivoluzionati i sistemi di sicurezza per i piloti che ora possono finalmente affrontare le gare in maniera molto più sicura. Tra le tute e le protezioni a bordo pista sono diminuiti sensibilmente i morti in gara.
Esiste però una prova che non sembra assolutamente voler dimenticare il suo lato drammatico ed estremamente pericolo: il TT. Il Tourist Trophy è croce e delizia per gli appassionati di motociclismo.
La gara sull’Isola di Man ha saputo accrescere il proprio mito grazie a quelle corse all’impazzata sulle strade comuni, ma correre a 200 km/h in mezzo a case, sentieri e bar è un’impresa titanica. I sistemi di sicurezza in questo caso, nonostante le protezioni dei piloti, sono sempre ridotti al minimo.
Accade dunque che in un periodo storico dove si sono più che dimezzate le morti in gara, il Tourist Trophy continua a mietere vittime illustri. Sono stati in totale quattro a perire nell’edizione del 2022 e purtroppo anche il 2023 si è già macchiato di sangue.
A essere coinvolto è stato un veterano della corsa, lo spagnolo Raul Torras che a 46 anni ha preso parte alla gara Supertwin, ma proprio quando stava per completare la sua corsa è giunta la tragedia. Una sbandata tra la 16esima e 17esima Miglia di pista, e il colpo è stato fatale.
Raul Torras muore al TT: la tragedia dopo il record
E pensare che in questa edizione del 2023 Raul Torras era già stato in grado di far parlare di sé per le sue grandi imprese. Prima della prova con il Supertwin aveva corso nella categoria Superstock ed era entrato nella storia del motociclismo spagnolo.
Nessun pilota della sua nazione era riuscito infatti in passato a toccare il massimo di 125 miglia all’ora su quel tracciato, diventando così un recordman assoluto. Purtroppo però questo primato se lo è goduto davvero poco e la sua grande esperienza nei tracciati più impervi del mondo non lo ha salvato.
Torres infatti era conosciutissimo non soltanto al Tourist Trophy, ma più in generale in queste spericolate corse su strada. Sono entrate nel mito anche le sue partecipazioni al GP dell’Ulster, al North West 200 o al GP di Macao.
Complessivamente Raul Torras aveva preso parte a ben 21 gare del Tourist Trophy meritandosi anche 18 Repliche di Bronzo. Le testimonianze affermano che Torres fosse innamorato di questa corsa, quella che per lui era in assoluto la più bella della stagione.
Sapeva che avrebbe rischiato ogni qualvolta sarebbe stato chiamato in causa al Tourist Trophy, ma alla fine la morte è sopraggiunto subito dopo il suo ingresso nella hall of fame del motociclismo spagnolo. Naturalmente il Tourist Trophy deve mandare avanti lo spettacolo e l’edizione 2023 non si ferma, anche se l’organizzazione non dimentica di porgere le sue più sentite condoglianze alla famiglia. Ciao Raul, fai buon viaggio.