C’è meno spazio in griglia in Formula 1 di quello che si potrebbe immaginare dall’esterno. E’ arrivata la scelta definitiva che cambierà gli scenari del prossimo futuro della categoria regina del Motorsport.
La Formula 1 si avvia a chiudere un terzo del calendario con un unico dominatore. La Red Bull Racing ha vinto, sin qui, tutte le 7 gare della stagione, oltre la Sprint Race di Baku. Lo scenario, qualora non siate dei fan del drink team, è angosciante. La RB19, proprio come accaduto lo scorso anno con la RB18, sta lasciando solo le briciole agli avversari.
Se nel 2022, all’inizio del campionato, si era avuta l’illusione di una battaglia accesa almeno tra Ferrari e Red Bull, questa volta la supremazia è risultata netta sin dal primo round. Il regolamento lanciato per avvicinare tutti i team alla vetta è stato un incredibile buco nell’acqua. Team storici come McLaren, Williams e, tutt’ora, anche la Ferrari sono scivolati indietro in classifica. La Scuderia modenese ha conquistato un solo podio con Charles Leclerc in Azerbaijan.
Una magra consolazione per il monegasco, sempre più demoralizzato dal regresso tecnico della wing car italiana. Max Verstappen sulla Red Bull Racing sembra destinato a dominare anche negli anni successivi. Nonostante questa egemonia, diverse squadre hanno manifestato la voglia di entrare a far parte del circus. Nel 2026 il team Sauber accoglierà a braccia aperte l’Audi. Ritornerà anche il marchio Ford, ma solo in qualità di fornitore delle PU delle Red Bull Racing.
Per far parte della griglia i potenziali team devono rispettare delle linee guida essenziali imposte dalla FIA. Il regolamento, in tal senso, è molto rigido. La Federazione Internazionale dell’Automobile esamina le richieste più allettanti, facendo delle analisi sui vari canditati. Solo se vengono rispettati i principi economici e tecnici imposti dalla FIA si può avere la possibilità di entrare a far parte del magico circus della categoria regina del Motorsport.
Formula 1, che batosta per le nuove squadre
I candidati non potranno più presentare domande da questo momento in poi alla Federazione. Il termine è scaduto e la FIA vaglierà le proposte ricevute. In questa non avvengono comunicazioni perché in FIA c’è un rispetto massimo per la riservatezza. A causa della privacy non è dato sapere il numero di squadre che ha presentato una domanda. I requisiti, oltre che legati alle risorse umane e al prospetto economico, sono molto rigorosi circa l’eventuale impatto ambientale.
“Ogni candidato dovrà annunciare come intende affrontare la sfida della sostenibilità e come prevede il raggiungimento di un impatto netto di CO2 pari a zero entro il 2030. Ogni futura scuderia di Formula 1 dovrà inoltre mettere in mostra come intende ottenere un impatto sociale positivo attraverso la sua partecipazione a questo sport”, recita il comunicato della FIA.
Di conseguenza per i costruttori sarà sempre più difficile trovare uno spazio in griglia. Al momento nella categoria regina del Motorsport sono presenti 10 squadre. In passato il numero era, decisamente, più elevato ma c’erano molti meno requisiti da rispettare. Per ora non c’è più possibilità di presentare la candidatura. Se qualche nuovo team farà capolino in Formula 1 saremo i primi a riportarvi la notizia.