Il tachimetro della nostra auto ha tante caratteristiche curiose, ed oggi vi daremo conto di una curiosità che pare assurda.
La nostra auto è composta da tantissimi componenti, che devono funzionare in maniera perfetta tra di loro per far sì che il mezzo possa procedere al meglio. Anche nell’abitacolo ci sono tantissime funzionalità, e tra di esse c’è il tachimetro, anche se esso sta cambiando molto negli ultimi anni.
Infatti, sulle auto moderne c’è un tachimetro digitale, che non avrà più la famosa freccia ad indicarci la velocità a cui stiamo procedendo. Questo strumento, nello specifico, serve per misurare la velocità istantanea di un mezzo di trasporto, visto che non è presente solo sulle auto, ma anche sulle moto, sugli autobus, sui camion e su molti altri veicoli.
Venne inventato oltre 100 anni fa, visto che parliamo del 1888, ed inizialmente si chiamava velocimeter. Dunque, spiegato il concetto di questo strumento, oggi vi andremo a svelare una curiosità che lo riguarda, e che interessa tutti noi. Infatti, chiunque abbia una vettura si è sempre chiesto il perché di un’indicazione che ci viene fornita dai tachimetri.
Tachimetro, svelato il mistero che interessa tutti
Il tachimetro parte da 0 km/h e, su quasi tutte le auto, arriva a toccare i 250 km/h, mentre su quelle più potenti e le supercar sfonda senza problemi la barriera dei 300. Vi sarete sicuramente chiesti il motivo per il quale esso è così capiente anche se la nostra auto raggiunge una velocità massima molto più bassa, ed il motivo è davvero clamoroso.
Il primo motivo è di natura pratica ed economica, come ha ben spiegato “FanPage.it“. Infatti, le case automobilistiche vendono diversi tipi di vetture, che hanno, tra di loro, delle prestazioni ben diverse. Se si parla di una generazione di auto prodotte nello stesso periodo, viene prodotto un solo tachimetro per tutte le vetture.
Facendo un esempio, l’Audi A4 3.0 di cilindrata avrà lo stesso tachimetro della A1 1.0, ma il tachimetro sarà praticamente lo stesso, nonostante delle performance del tutto opposte.
Altro motivo, questo ancor più curioso, è legato alla psicologia ed al marketing. Infatti, mettendo caso che i tachimetri ci dessero un massimo di 200 km/h, pari, ad esempio, al massimo della velocità della nostra vettura, vedremmo sempre la lancetta tirata al massimo, dandoci la sensazione di essere al limite, facendoci sorgere anche qualche interrogativo in termini di sicurezza.
Un’altra motivazione, forse la più banale, è legata al fatto che i tachimetri, sulle auto meno performanti, non sarebbero stilisticamente gradevoli se andassero a “finire” a mezzo quadrante, ed è chiaro che si preferisce dare una forma completa a questo strumento, che comunque, come abbiamo detto in precedenza, qualcosa sta cambiando in maniera importante.
Infatti, nelle vetture moderne c’è la tendenza a realizzare tachimetri digitali, cosa che ha cambiato del tutto la visione di questo strumento. Altre vetture, in realtà, non lo hanno affatto, e ci viene riportata solo la velocità scritta in numeri, senza la famosa lancetta. Un gran peccato, ma i tempi passano per tutti.