Fernando Alonso ha preso una scelta che ha lasciato senza parole tutti i tifosi della Ferrari. Prima o poi sarebbe dovuto accadere.
In casa Ferrari si rimpiangono ancora i bei tempi targati Fernando Alonso. Quest’ultimo ha vissuto l’ultimo periodo positivo, non tanto in termini di risultati, ma di ambiente a Maranello. Comandava ancora l’ex Presidente Luca Cordero di Montezemolo e, in Formula 1, la Rossa incuteva ancora timore agli avversari. Il bicampione del mondo asturiano era arrivato in Italia con lo scopo di succedere al grande Kaiser.
Nel 2010 e nel 2012 il #14 andò ad un passo dal conseguire il terzo riconoscimento iridato della sua carriera. Errori strategici e qualche sfortuna tecnica privarono alla Ferrari di eleggere il suo nuovo re. Chissà come sarebbe potuta andare a finire la storia se solo Alo avesse conquisto, almeno uno dei due, mondiali con la Rossa. Il circus e il mondo delle supercar, a quei tempi, erano ancora autentici.
Con il passaggio della F1 ai motori ibridi è cambiato lo scenario anche delle hypercar stradali. Vetture leggendarie come la Ferrari Enzo, oggi, non sono più prodotte. La Rossa, salvo qualche eccezione come la Daytona SP3, ha puntato con decisione su vetture estreme con motori ibridi. Di sicuro a livello prestazionale le vetture moderne non hanno nulla da invidiare a quelle del passato, ma quel piacere di domare un bolide selvaggio si è perso.
Fernando Alonso, ai tempi della Ferrari, fu omaggiato con una Enzo molto speciale. La sua Rossa era nota per essere la “Scocca n.1”, un valore aggiunto che potrebbe tornare utile oggi all’asturiano. La Enzo, quando uscì, in omaggio al fondatore della casa modenese rivoluzionò il concetto di supercar estrema. Fu la naturale erede della F40 e della F50.
Le caratteristiche della Ferrari di Alonso
La Enzo è stata realizzata, in occasione dei 55 anni di attività della Ferrari, dal 2002 fino al 2004 in soli 399 esemplari. In realtà fu elaborata in 349 pezzi unici in una prima fase, ma il modello ebbe così tanto successo che a Maranello decisero di ampliare la produzione. Era equipaggiata con un motore V12 di 65 gradi aspirato in posizione centrale di 5998 centimetri cubici per una potenza di ben 660 CV. Le prestazioni erano per campioni del mondo.
L’esemplare in possesso di Fernando Alonso ha percorso appena 4800 km. Il mezzo verrà battuto all’asta in occasione dell’evento “L’AstaRossa” organizzato da Monaco Car Auctions per l’8 giugno. Rigorosamente nel classico colore carrozzeria Rosso Corsa, l’auto sarà il pezzo pregiato di un’asta che si preannuncia meravigliosa. Saranno vendute ben 42 Ferrari, tra cui 250 GT carrozzata dalla Carrozzeria Boano ed una 328 GTS del 1988 con body kit Koenig.
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I fan della Ferrari potrebbero vedere il gesto dello spagnolo come un totale distacco dal marchio del Cavallino. Fernando non è più un pilota della Scuderia dalla fine del 2014 e potrebbe fare cassa. La Enzo numero 400 fu donata a papa Giovanni Paolo II nel 2005 e fu battuta all’asta per 6 milioni di euro, immaginatevi a quanto potrà arrivare questo esemplare speciale appartenuto all’attuale driver dell’Aston Martin. Michael Schumacher, altresì, fu omaggiato con un modello unico di Enzo.