L’attore italiano ha vissuto una esperienza terribile sulle due ruote. La sua testimonianza dovrebbe essere un monito per tutti i centauri.
Siamo soliti raccontarvi i rischi connessi al Motorsport, ma anche nella vita di tutti i giorni i pericoli sulle due e quattro ruote sono dietro l’angolo. Uno dei problemi principali di quest’epoca è legata alla disattenzione alla guida. Si può anche essere straordinari centauri, ma se un automobilista sta puntando lo sguardo sullo smartphone o su uno dei tanti display dell’abitacolo le possibilità di evitare un crash sono minime.
Purtroppo i nativi digitali sono cresciuti con l’idea “naturale” che lo smartphone sia un prolungamento del proprio braccio. Vi sarà capitato, anche nelle semplici vesti di pedone, di osservare automobilisti e motociclisti alla guida, completamente, distratti dall’uso del telefono. Un tempo le funzioni erano limitate a rispondere ad una chiamata, sempre eventualmente con le cuffie o in vivavoce, ma oggi tra app, messaggi e notifiche continue è diventato impossibile gestire il proprio device.
La cosa più logica e saggia sarebbe quella di non guardare il telefono alla guida. In questo modo si eviterebbero molti disastri. Già le condizioni delle nostre strade, a volte, non sono degne, se per di più si aggiunge l’elemento “a sorpresa” della distrazione ingiustificata, è molto facile che all’ospedale possano finire i soggetti più esposti.
In strada i motociclisti sono quasi degli eroi sopravvissuti in un’epoca che inviterebbe a lasciare a casa un potente bolide. Alla passione, però, non si comanda e anche un grande attore come Kim Rossi Stuart non è riuscito a rinunciare all’ebrezza di una moto. In una recente intervista l’attore del film Brado ha raccontato la sua personale esperienza drammatica a seguito di un incidente.
La testimonianza di Kim Rossi Stuart
Il classe 1969 è nato a Roma dall’attore Giacomo Rossi Stuart e da Klara Muller, un’ex modella e scrittrice di origini per metà tedesche e per metà olandesi. Un giovane Kim finì per diventare una star a livello mondiale grazie all’interpretazione nella pellicola “Il ragazzo dal kimono d’oro”, ma anche nel ruolo Romualdo nelle miniserie Fantaghirò e Pinocchio diretto da Benigni.
Nel 2005 ha fatto il suo debutto alla regia con il fil “Anche libero va bene”, dove ricopriva anche il ruolo di attore protagonista. A 53 anni è, certamente, tra gli attori più importanti del panorama nostrano. E’ stato premiato con un David di Donatello, cinque Nastri d’argento, tre Globi d’oro, tre Ciak d’oro e tre Premi Flaiano. Nel 2022 ha girato una pellicola commovente che ha esaltato le sue doti artistiche di attore e regista. In Brado la sua storia in ospedale ha tolto il fiato al pubblico.
Nella vita reale Stuart ha vissuto periodo drammatico a letto, dopo un incidente in moto. Una esperienza che è diventata una lezione di vita. “L’incidente di moto in cui nel 2005 rischiai la vita e che, paradossalmente, mi procurò una grande popolarità e l’affetto di tantissima gente. Lo dico con un certo sarcasmo per riflettere su come funziona il mondo in cui la cronaca e il gossip vengono prima di tutto”, ha annunciato l’attore in una intervista riportata dal Gazzettino.it.