Subire truffe è sempre poco piacevole, a maggior ragione se legate all’utilizzo della propria auto. È bene quindi sapere come muoversi per capire come potersi difendere.
Stare allerta per evitare di andare incontro a sorprese poco piacevoli è indispensabile, in tutti gli ambiti della nostra vita, ma a volte anche questo potrebbe non bastare. I malviventi, infatti, sono diventati sempre più “furbi” e riescono ad agire facendo leva sulla buona fede delle persone, che spesso si rendono conto di quanto accaduto quando ormai è difficile tornare indietro.
Anche per quanto riguarda l’auto, mezzo che molti di noi utilizziamo quotidianamente, le segnalazioni di truffe stanno diventando sempre più frequenti. Essere informati sul fenomeno non può che rappresentare il primo strumento per potersi difendere.
Truffe auto: massima cautela
Avere una condotta rispettosa del Codice della Strada è fondamentale non solo per non causare pericoli a sé stessi o agli altri, ma anche per non incorrere in sanzioni. Le multe previste per diversi tipi di comportamenti irregolari possono infatti risultare piuttosto pesanti e mettere in difficoltà tante famiglie, già stremate dagli aumenti che riguardano altri settori.
Molto spesso quando se ne riceve una si dà per scontato di avere avuto un comportamento scorretto e si tende a pagare. A volte, però, non è detta l’ultima parola, anzi si tratta di una modalità sempre più diffusa tra chi si rende responsabile di truffe ai danni degli automobilisti, soprattutto di chi va in fiducia ed è convinto di avere commesso un errore al volante.
Questa, infatti, sembra essere l’ultima “moda” messa in atto dai malviventi per riuscire ad appropriarsi di soldi non dovuti e approfittarsi di chi non si rende conto in tempo della situazione.
La nuova “tendenza” spinge a stare attenti
La sensazione che si prova quando si arriva vicino alla propria auto e si trovano il verbale di una multa non è mai piacevole. Non è detto, però, che quello sia vero. È in crescita infatti il numero di segnalazioni di persone che si sono rese conto che l’IBAN indicato sia falso, diverso dal legittimo codice Iban del Comune sia nella fattura che nella tipologia.
La meticolosità con cui agiscono i malintenzionati è tale, al punto che spesso ci si rende conto solo dopo aver pagato che quella sanzione non era reale.
Sul foglio sono indicate informazioni che solitamente sono sempre presenti, quali l’importo da pagare, la scadenza per il pagamento, la contestazione della violazione e l’IBAN su cui effettuare il saldo dell’importo. Esattamente come accade nelle multe “vere”.
In genere la contestazione a cui si fa riferimento è la stessa e riguarda l’articolo 158 del Codice della Strada, ovvero quello che colpisce chi effettua la sosta su luoghi non consentiti quali i marciapiedi, gli spazi riservati ai mezzi pubblici, davanti ai passi carrabili o in curva. È quindi bene segnalare ogni azione “sospetta” alle forze dell’ordine per far sì che possano partire gli accertamenti,