La crescita esponenziale del Gruppo Volkswagen negli ultimi anni ha fatto sì che nascessero una serie di modelli dalla potenza pazzesca.
Letteralmente “Volkswagen” significa “auto del popolo” ed è proprio in quest’ottica che nacque negli anni ’30. Nonostante la propria volontà di dare a tutti i tedeschi la possibilità di guidare su strada, nel corso della storia si è sviluppata al punto tale da dare vita ad alcuni modelli di supercar pazzeschi.
Il Gruppo Volkswagen ormai non comprende più solamente la società di Wolfsburg, ma è cresciuta al punto tale da diventare un punto di riferimento nel mondo delle quattro ruote. Siamo infatti di fronte a un’azienda che produce un fatturato annuo superiore ai 250 miliardi di Euro l’anno e che comprende diverse società elitarie.
Tra queste è impossibile non citare la Bugatti, marca che ha dato vita alla Veyron. Si tratta di una macchina che presenta una lunghezza di 446 cm, una larghezza di 199 cm e infine un’altezza di 122 cm. Si tratta di una supercar tanto amata soprattutto per il suo straordinario motore da 1001 cavalli, che può diventare 1200 nelle versioni sportive.
Le sue prestazioni dunque le permettono di arrivare a una velocità massimo di 406 km/h e soprattutto l’accelerazione fa sì che si tocchino i 100 km/h dopo soli 2,5 secondi. Non è difficile dunque capire come si tratti di un’automobile molto difficilmente replicabile, ma in passato nel mondo Volkswagen qualcuno aveva saputo ottenere certi numeri.
Volkswagen W12: motore, velocità e caratteristiche
Stiamo parlando della Volkswagen W12, un’automobile completamente progettata a Wolfsburg e che è poco conosciuta visto che è stata realizzata in soli 3 esemplari diversi. Si tratta dunque di un coupé da 440 cm di lunghezza, 192 cm di larghezza e infine un’altezza di 110 cm.
Nacque nel 1997, ma il suo mito giunse soprattutto nel 2001, anno in cui in qualche modo cambiò nome. Prima di tutto venne potenziato il motore, infatti si passò da una cilindrata di 5600 a una di 6000 e i cavalli inseriti furono 512. Entrò nella storia da quell’anno come “Volkswagen Nardò” perché fu proprio nel circuito pugliese che stabilì diversi record della pista.
La massima velocità che poteva toccare era di 350 km/h, ma a Nardò scrisse la storia quando per 24 ore percorse complessivamente 7000 chilometri. Questo stava a significare che la sua media era stata di 295,24 km/h, un record eccezionale. L’anno seguente la vettura si migliorò ancora di più e fu sempre Nardò la sua “Patria” prediletta, infatti ancora oggi detiene ben sei primati di velocità.
Il primo è sulle 500 miglia di distanza, con una media di 327,389 km/h. Vi è poi anche sulle 1000 miglia e sulle 5000 miglia, con medie di 325,826 km/h e di 324,850 km/h. Eccezionale anche nelle prove di durata, con una media di 325,584 km/h per 6 ore, di 324,876 km/h per 12 ore e di 322,891 km/h per 24 ore.
Complessivamente in una giornata vennero totalizzati il numero mostruoso di 7749,384 km. La Volkswagen W12, pardòn la Nardò, per questi e per tanti altri motivi risulta dunque essere una delle vetture più iconiche della storia.