Di nuovo guai per Elon Musk e per la sua casa automobilistica: stavolta non sarà facile per la Tesla, venirne fuori.
Se le notizie che trapelano fossero confermate, per la Tesla starebbe arrivando una bella gatta da pelare. Trema l’azienda del cinquantaduenne imprenditore, Elon Musk. Una fuga di notizie, anzi, di documenti riservati, starebbe per mettere nei guai la multinazionale statunitense. A renderlo noto, è il portale Handelsblatt.
Ci sarebbe stata una fuga di e-mail riservate che una fonte che ovviamente vuole restare anonima, avrebbe inviato direttamente nelle sedi del quotidiano tedesco. La rivelazione è davvero sorprendente e riguarda la funzione che caratterizza le vetture di Austin, ovvero l’Autopilot.
L’Autopilot Tesla si sviluppa grazie al sistema FSD Beta che è sì, arrivato alla versione 11.4.2. ma parrebbe non aver ancora risolto tutte le difficoltà viste in precedenza. Ce ne sono tanti di video sui vari network, che testimoniano che la Tesla in una cosa ha ancora difficoltà.
Ovvero che il proprio sistema di Guida autonoma molto spesso ha dimostrato che ancora non legge i pedoni. Come se ci fosse un conducente che non li vede e la cosa è davvero pericolosissima.
I collaboratori del quotidiano tedesco affermano di aver ricevuto 100 Gb di lettere indirizzate alla Tesla, con tanto di autenticità registrata. Infatti, pare proprio che le mail siano originali e secondo Fraunhofer Institute for Information Protection non sarebbero state manomesse.
Dal contenuto quindi, emergerebbe che la casa statunitense sia a conoscenza di molteplici lamentele da parte dei clienti, con tanto di numeri: 2400 reclami di accelerazione spontanea; 1500 problemi di frenata; 383 segnalazioni errate di avvisi di collisione.
Insomma, comodità a parte, non è ancora così sicuro l’Autopilot, nonostante la Tesla faccia di tutto per far emergere che ci siano dei sensibili miglioramenti. I dati trapelati, apparterrebbero ad episodi accaduti tra il 2015 ed il 2022, sia in Asia che in Europa che negli Stati Uniti.
Un pensiero ora comune è che a queste mail i dipendenti della casa texana abbiano sempre risposto verbalmente, così da non lasciare traccia della probabile ammissione di colpe, di volta in volta.
Ancora testimonianze arrivano da tutto il mondo di clienti che hanno cercato di rivendere la loro auto per comprarne un’altra più “classica”, o addirittura che hanno cercato di mandarla indietro alla stessa Tesla. Diversi, come detto, anche i video che testimoniano quanto la Guida autonoma spesso sia stata proprio pericolosa e non solo per i passanti. Ci sono stati anche casi in cui infatti, l’auto non aveva letto un tipo di suolo, finendo per far scontrare la stessa vettura contro pali o alberi. Musk non ne sarà contento.
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