La Michelin ha preso una decisione molto forte, ma non poteva essere altrimenti. Ecco che cosa è stato deciso nelle ultime ore.
Uno dei principali produttori di pneumatici del mondo è senza alcun dubbio la Michelin, casa francese che è ormai attiva da tantissimi anni, e che ha sempre realizzato un prodotto di qualità altissima. Questo marchio, per gli appassionati di motorsport, è molto noto per le sue vicende in pista, visto che è stato a lungo presente in F1.
La Michelin, nell’era moderna, tornò in attività nel 2001, restando nel Circus sino al 2006, vincendo due titoli nel biennio 2005-2006 con la Renault di Fernando Alonso, prima di lasciare il monopolio prima alla Bridgestone ed, in seguito, alla Pirelli, che ancora oggi è la fornitrice unica della massima serie.
Oggi questo marchio fornisce quasi tutti i team del mondiale endurance e della 24 ore di Le Mans, confermando la validità dei propri prodotti, soprattutto sulla distanza. Nelle ultime ore, lasciando da parte il motorsport, è stata comunicata una decisione storica, che riguarda l’addio alla Russia dopo una permanenza nel paese ultra-ventennale.
La guerra tra Russia ed Ucraina ha avuto degli effetti devastanti sulle economie mondiali, con tante aziende che hanno deciso di lasciare il paese comandato da Vladimir Putin, e l’ultima a farlo, almeno in ordine temporale, è stata la Michelin. Il produttore francese di pneumatici, infatti, ha firmato un accordo con Power International Tyres, cedendole le due sedi locali.
Si tratta di Michelin Russia Tyre Manufacturing Company e Camuso CIS. Va detto che la mossa è diventata attiva solo adesso, ma il tutto era già stato deciso tanti mesi fa, a seguito dell’invasione del paese di Putin nei confronti dell’Ucraina, avvenuta alla fine del febbraio del 2022, scatenando un sanguinoso conflitto che, purtroppo, è ancora in atto e che sta seminando morte e distruzione.
La casa francese ha comunicato il tutto tramite una nota ufficiale, ma chi lavorava in queste attività non dovrà temere. Infatti, i 250 posti di lavoro sono stati salvati, soprattutto a Davydovo. Si tratta, in fin dei conti, di una decisione che può fare la storia, come dalla stessa azienda comunicato in queste ore.
Infatti, la presenza nel paese da parte del marchio transalpino era iniziata nel 1997, ma dopo 25 anni, il conflitto armato ha del tutto cambiato le carte in tavola. Insomma, a causa di questo disastro umanitario, anche le più grandi aziende del pianeta si sono mosse, e c’è la sensazione che tutto ciò non finire a breve.
La guerra ha sconvolto il suolo ucraino, ma c’è da dire che la scelta delle tantissime aziende di lasciare la Russia non ha affatto cambiato i piani di Putin. In questi ultimi giorni, si è tornati a parlare di possibilità di pace, ma la cosa va avanti da mesi e non si è mai trovato un punto di incontro. Per il bene dell’umanità, dobbiamo augurarci che i dettagli burocratici vengano sistemati, e che tutto torni come prima.
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