Ayrton Senna è stato il più celebre pilota a morire a Imola, ma il brasiliano non è stato il solo a perire nel circuito emiliano.
L’Italia è probabilmente la nazione maggiormente legata al mondo dei motori, con diversi circuiti che hanno fatto la storia. Le altissime velocità che si toccano a Monza lo hanno reso anche uno dei tracciati maggiormente pericolosi, mentre Imola verrà sempre ricordata per la morte di Ayrton Senna.
In tutto il mondo il primo maggio è un giorno di festa, ma non lo è stato per gli appassionati del mondo delle quattro ruote nel 1994. Quello infatti fu il giorno del Gran Premio di Imola, con Ayrton Senna che al settimo giro della gara uscì di pista in occasione della curva Tamburello.
Il brasiliano perse completamente il controllo della sua Williams, in seguito al cedimento dello sterzo. Caso volle che quella modifica era stata fatta volutamente per poter venire incontro allo stile di guida di Senna, ma probabilmente non era stata fissata a dovere.
Il piantone modificato nella notte del 30 aprile lo ha portato a perdere completamente il controllo del veicolo durante la curva e alle ore 14:17 di domenica primo maggio si è compiuta la tragedia. Un impatto violentissimo contro il muretto che ha completamente distrutto la parte anteriore destra del veicolo portando a far sobbalzare violentemente la vettura che procedeva ancora ad alta velocità.
Senna riportò così una lesione alla regione temporale destra, oltre a delle lesioni che nel breve periodo risultarono fatali. La corsa immediata all’Ospedale Maggiore di Bologna purtroppo non portò agli effetti sperati e dopo il ricovero in rianimazione morì. Senna correva con la bandiera austriaca sul casco perché il giorno prima era capitato un’altra tragedia.
Fino al 1994 nessuno era mai morto in F1 nel Gran Premio di Imola, ma in quell’edizione furono addirittura due i piloti a perire. Durante le qualifiche del 30 aprile il giovanissimo pilota austriaco Roland Ratzenberger si schiantò a tutta velocità nella curva Gilles Villeneuve a 314,9 km/h.
L’austriaco non morì immediatamente dopo l’impatto, grazie alla cella di sopravvivenza presente nell’abitacolo, ma purtroppo riportò una frattura alla base cranica. Anche nel suo caso ci fu l’immediato passaggio all’Ospedale Maggiore di Bologna, ma dopo soli sette minuti dal suo ingresso, il suo cuore cessò di battere.
Senna e Ratzenberger risultano essere gli unici due piloti morti nella storia del Gran Premio di Imola ed è davvero incredibile constatare come lo abbiano fatto a 24 ore di distanza l’uno dall’altro.
Il settore auto può cambiare del tutto a seguito dell'invenzione della Marelli Holdings, che riscrive…
La KTM non sta trascorrendo un periodo particolarmente sereno, ma non ferma i propri investimenti.…
La Hyundai sarà costretta a procedere ad un maxi richiamo per il suo famoso SUV,…
La legge cambia e non si può guidare più con alcune patologie. Scopriamo quando ci…
Il marchio Jaguar si sta evolvendo per sposare un nuovo corso che potrebbe demolire, definitivamente,…
La Casa americana ha realizzato delle vetture iconiche nel corso della sua storia. Ecco il…