Un po’ a tutti i possessori di patente, capita nella vita di trovarsi alla guida di una vettura non propria, ovvero non intestata a sé. Quella di un parente, un amico, un cliente se si svolge l’attività di meccanico. E ovviamente non è escluso di poter essere fermati dalla polizia. Cosa fare in quel frangente? Molti potrebbero farsi prendere dal panico, in quanto essere in un abitacolo non proprio è come trovarsi nella casa di un estraneo. Ma l’agitazione non serve.
Va detto che guidare un mezzo altrui può essere figlio di una necessità. Il legittimo proprietario ha accusato un malore, e dunque lo abbiamo sostituito. Oppure dopo una serata ad alto tasso alcolico, siamo gli unici rimasti sobri e dunque i soli che possono mettersi al volante.
Sicuramente trovarsi ad avere problemi in una situazione del genere non è il massimo, ma non bisogna farsi bloccare dalla paura. Prima di mettersi in abitacolo, è comunque il caso di prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Sono semplici, ma essenziali, anche perché salvano da possibili guai.
Il primo e quasi scontato riguarda la licenza. Assicurarsi di averla nel portafoglio, ma pure che sia in linea con il tipo di veicolo interessato e soprattutto che non sia scaduta. In secondo luogo dovrete saper dimostrare che siete alla conduzione per volontà del proprietario stesso.
Guidare un’auto intestata ad un altro è possibile?
Purtroppo quando si circola in macchina possono succedere degli imprevisti. Essere fermati ad un posto di blocco, o essere protagonisti di un’infrazione o un incidente, ci possono porre sotto il radar delle autorità. Cosa fare quindi se si sta guidando un veicolo preso in prestito o ceduto momentaneamente.
Partiamo da un probabile sinistro. Qui la compagnia assicurativa potrebbe riservarsi il diritto di non rispondere del risarcimento danni, se la persona al volante non era stata indicata sui documenti. I danni a terzi normalmente sono corrisposti secondo gli accordi presi in precedenza. Per cui potrebbero crearsi noie legali.
Cosa accade, invece, se a bordo di un mezzo di proprietà di un parente o un amico ci si rende autori di un reato? In questo caso a rispondere del danno provocato sarà colui che era alla conduzione dell’auto in quel momento.
Per capirci, se dopo aver bevuto o assunto sostanze, vi mettete al volante della macchina della zia, e combinate un patatrac, dovrete preparavi a risponderne in tribunale. La questione può ulteriormente aggravarsi se si viene fermati su una vettura della quale non potete dimostrare che vi sia stata prestata da una persona a voi nota.
Infine chiudiamo con le odiose multe. Le sanzioni solitamente vengono recapitate al proprietario, il quale avrà la possibilità di indicare chi in realtà conduceva. Se questi si rifiuta o sceglie per vari motivi di non puntualizzare come sono andati i fatti, dovrà pagare di tasca sua, rischiando anche la decurtazione dei punti sulla patente.