La sua scomparsa è una brutta perdita per il mondo automobilistico, in particolare quello Ferrari, per cui ha lavorato alla creazione di alcune delle vetture più iconiche.
La Ferrari si appresta a vivere il weekend di Montecarlo con il cuore a pezzi dovuto alla scomparsa di uno dei pilastri del suo marchio. Un uomo che ha scritto a modo suo pagine a pagine della storia di questo prestigioso brand.
Si è spento all’età di 96 anni Giotto Bizzarrini, storico ingegnere e collaudatore Ferrari, pilastro dell’automobilismo italiano. Nel corso della sua carriera ha realizzato vetture iconiche, ma è stato anche un imprenditore.
Dopo la laurea in ingegneria preso l’Università di Pisa diventò docente nella stessa, nel 1954 approdò all’Alfa Romeo nell’ufficio esperienze. Dopo soli 3 anni fu assunto da Ferrari dove prese parte alla creazione di diverse vetture iconiche.
In particolare Bizzarrini lavorò alla Ferrari 250 Testa Rossa, alla testa Rossa 500 Mondial e successivamente alle varie versioni della Ferrari 250, come la 250 GT SWB, la 250 Spider California o la 250 GTO.
Nel 2012 Giotto Bizzarrini ricevette la Laurea Magistrale honoris causae in Design nella nuova sede dell’Università degli Studi di Pisa presso Celenzano, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede.
Giotto Bizzarrini, non solo ingegnere: la carriera da imprenditore
Giotto Bizzarrini dedicò gran parte della sua carriera all’imprenditoria. Negli anni della Ferrari nacque l’amicizia con l’ingegnere conterraneo Carlo Chiti. Nel 1961 lasciarono entrambi Ferrari e, insieme con Giovanni Volpi, fondarono la Automobili Turismo e Sport. L’azienda durò poco.
Nello stesso anno, infatti, Bizzarrini fondò una società che progettava motori, battezzandola Autostar. Lavorò per Lamborghini e, successivamente, alla creazione della Ferrari 250 GT Breadvan.
Nella sua vita Giotto Bizzarrini lavorò anche con Renzo Rivolta, istruttore di automobili e capo di Iso Rivolta. Con l’aiuto di Bizzarrini, Rivolta, che produceva frigoriferi, motociclette e piccole auto, realizzò il sogno di produrre una sportiva. Con un progetto di Bizzarrini, Rivolta presentò al salone di Torino del 1963 la Uso Grifol una vettura dal motore V8.
Nel 1964 Giotto Bizzarrini fonda la sua ultima azienda: la Prototipi Bizzarrini. La Bizzarrini 5300 GT Strada sarà una delle automobili Gt più belle e potenti degli anni ’60. Dopo aver prodotto 133 esemplari, la produzione si fermo e nel 1969 Bizzarrini chiuse l’azienda, cessando definitivamente la sua carriera da imprenditore, che fu breve ma gloriosa.
Da quell’anno la sua carriera fu concentrata sulle consulenze per le aziende automobilistiche e sulla collaborazione ad alcuni prototipi. Una grave perdita per il mondo automobilistico ma anche, in particolare, per quello Ferrari. La sua figura verrà ricordata come colui che ha ideato le auto più iconiche targate Ferrari.