E’ di due americani l’impresa di aver realizzato con le proprie mani il camper più piccolo al mondo, per di più assolutamente “green”.
La vacanza in camper è per tanti un vero sogno. E in Italia i numeri di chi ne possiede uno sono in deciso aumento negli ultimi anni, complice forse la pandemia che ha costretto per mesi milioni di persone al chiuso. Complice il Covid, le famiglie hanno riscoperto un nuovo modo per trascorrere i propri attimi di relax. Basti pensare che le nuove immatricolazioni, secondo i dati di APC (Associazione Produttori Caravan e Camper) del 2021 fanno segnare un +11,92% rispetto ai precedenti 12 mesi.
Sempre secondo le ultime statistiche relative a due anni fa, in Italia sono stati immatricolati 7.681 veicoli, di cui 568 roulotte e 7.113 camper. E rispetto al 2014 c’è stata una crescita del 78%, dati che collocano il nostro Paese al decimo posto nella classifica dei principali mercati europei.
Ma tra i Paesi che vedono più camperisti al mondo c’è senz’altro l’America. Qui da sempre c’è una grande voglia di vivere in maniera libera e “selvaggia” quasi le proprie vacanze o i fine settimana. E pur di vivere esperienze del genere ci si ingegna realizzando anche le idee più strampalate. Come quella messa in atto da due ragazzi, che su Youtube sono conosciuti come i Dangie Bros.
Di camper ne esistono di tutti i tipi, dai più accessoriati e costosi, il più delle volte usati soprattutto da vip dello sport o dello spettacolo, fino ai più economici, con vetture di piccola-media grandezza trasformate in mini-rifugi per muoversi in libertà. Fino ad arrivare al mezzo costruito da Chris e Jeff, che hanno costruito letteralmente il camper più piccolo del mondo.
L’obiettivo dichiarato dai due era quello di fare un viaggio di 100 miglia (160 km) in due giorni, e per questo hanno costruito un mini-camper sul retro di una bicicletta. La struttura, dal peso di circa 227 kg, è stata realizzata in compensato e con rivestimenti in alluminio ed è dotata di una zona cucina con lavello e fornello a gas. Ma ci sono anche delle prese elettriche, una presa d’aria sul tetto con ventilatore elettrico, mini spazi per delle finestre di ventilazione e ovviamente, visto lo spazio esiguo, una sola porta. Il letto poi può essere assemblato e smontato sul pavimento utilizzando alcuni pezzi di legname e compensato.
L’obiettivo dei due però di fare tutti quei km in due giorni è parso fin da subito un’impresa titanica, vuoi per il peso comunque del camper ma soprattutto perché la bici utilizzata non era a pedalata assistita ma un mezzo a due ruote comune,. Superare i piccoli dislivelli per i due è stato uno sforzo immane, anche perché il secondo doveva sempre alloggiare dentro al mini-camper, aumentando così il peso del mezzo da trasportare. Alla fine i due hanno percorso quasi 40 km, ma sono riusciti a dimostrare come in realtà per una vacanza davvero libera non servano poi dei camper così grandi e accessoriati.
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