La Ferrari vive un momento a dir poco tremendo, ed ora si fa largo una voce che fa già discutere. Ecco cosa sta accadendo.
Non poteva andare peggio l’inizio di stagione in casa Ferrari, che in cinque gare è salita una sola volta sul podio, grazie al terzo posto di Charles Leclerc strappato con i denti in Azerbaijan, più che altro grazie al feeling del pilota con la pista di Baku che per la competitività della monoposto.
La SF-23, secondo quelle che erano state le parole del CEO Benedetto Vigna in sede di presentazione, sarebbe dovuta essere la Rossa più veloce di tutti i tempi, ma non aveva fatto i conti con la concorrenza. La Red Bull ha sfoderato una RB19 che si candida, di diritto, a diventare una delle F1 più forti della storia, con una superiorità tecnica mostruosa nei confronti della concorrenza.
In Ferrari non funziona nulla, ed il nuovo team principal Frederic Vasseur ha avviato una ristrutturazione della Scuderia modenese. Dopo l’addio di David Sanchez a seguito del terribile Gran Premio del Bahrain, che aveva fatto emergere le lacune di questa vettura, sono arrivati alcuni tecnici dalla Red Bull, ma c’è ancora molta strada da fare.
Il ruolo invocato da molti, e che da troppi anni è scoperto, è quello del direttore tecnico. L’ultimo a ricoprire questa carica era stato Mattia Binotto, che poi divenne team principal nel 2019 rinunciando a questo ruolo. Ora occorre trovarne uno in fretta, mentre un ex campione del mondo invoca il clamoroso ritorno dell’ingegnere di Losanna.
La Ferrari è sempre la squadra sulla quale c’è maggior attenzione mediatica, ancor più nei momenti in cui è in crisi rispetto a quanto vince. Nel dicembre dello scorso anno, fu annunciato l’addio di Mattia Binotto, rimpiazzato dalla figura di Frederic Vasseur, il primo team principal straniero dai tempi di Jean Todt, francese come lui.
In queste ultime ore, ha fatto discutere e non poco la dichiarazione di Damon Hill, campione del mondo di F1 nel lontano 1996 con la devastante Williams-Renault. Il figlio del grande Graham, anche lui iridato nel Circus tanti anni fa, ha parlato al podcast di “F1 Nation“, facendo chiarezza in merito al Cavallino.
Ecco le sue parole: “Quello del team principal non era il ruolo giusto per Mattia Binotto, ma io, se fossi la Ferrari, lo richiamerei subito per fargli gestire il comparto tecnico“. Secondo Hill, l’ingegnere di Losanna sarebbe una vera e propria certezza, un’eccellenza da questo punto di vista, e l’errore del Cavallino era stato quello di piazzarlo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Di Binotto in questi ultimi giorni si era tornato a parlare, proprio nell’ambito di un ritorno in F1. A quanto pare, è stato contattato dall’Alpine, per fargli sostituire, nel ruolo di grande boss, l’attuale team principal Otmar Szafnauer. Secondo le indiscrezioni, Mattia avrebbe rifiutato l’offerta, ma starebbe comunque cercando delle alternative per tornare nella massima formula. Nei prossimi mesi emergeranno nuove notizie.
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