Gli anni di Schumacher in Ferrari sono rimasti nella storia. Ma l’inserzione apparsa sul web di un cimelio lascia a bocca aperta.
Basta pronunciare il nome Michael Schumacher e subito è un profluvio di ricordi. Per tutti. Anche per coloro che di F1 non si sono mai interessati. La Ferrari vincente tra il 2000 e il 2004 aveva saputo coinvolgere tutti e addirittura in certi posti dell’Italia, alla domenica, veniva allestito il maxischermo per seguire in comitiva le imprese del campione tedesco. Già, bei ricordi. Purtroppo passati. Pare veramente un’altra vita.
Da quel momento, infatti, per la Rossa sono stati solo tempi duri. Salvo la parentesi 2007 con Kimi Raikkonen, quasi una coda dell’era d’oro in cui il Kaiser venne magistralmente gestito dal team manager Jean Todt e dallo stratega Ross Brawn, il resto sono state briciole o poco più. L’unica gioia infatti ci riporta al 2008 con il campionato costruttori vinto.
Avrebbe dovuto pensarci Fernando Alonso a riportare la luce, ma neppure lui c’è riuscito. E cosa dire di Sebastian Vettel, il quale, come lo spagnolo, non è stato in grado di andare oltre al titolo di vice-iridato.
Nel 2020, poi, Maranello ha voluto investire su un giovane promettente come Charles Leclerc. Un modo per rompere con il passato che l’aveva sempre vista ingaggiare campionissimi. Tuttavia, almeno per adesso i risultati tardano ad arrivare e il team pare navigare nella nebbia.
Ecco perché, forse, le memorie dei magnifici anni di Schumi sono più dolci che mai e ogni volta destano nostalgia. E non solo. Qualcuno è pure pronto a tirare fuori fior fiori di quattrini pur di accaparrarsi qualche pezzo appartenuto all’asso di Kerpen, o che riporti a quella fase gloriosa del Cavallino.
Navigando su Internet, nella fattispecie su Subito.it ci si rende conto di quanto la sezione dedicata a hobby e collezionismo, sia piena di inserzioni sulle quattro ruote, e in particolare sul marchio modenese. Tanti e di tutti i tipi i cimeli messi in vendita, ma quello che riguarda la Ferrari di Michael va ben oltre ogni aspettativa. Parliamo infatti dell’impianto di rifornimento del carburante.
Un regalo non da ridere considerato che a partire dal 2010 i rabbocchi di benzina in pit lane vennero aboliti per ragioni di sicurezza, a seguito di diversi episodi traumatici. Dal fuoco che investì nel 1994 Jos Verstappen, al bocchettone strappato da Felipe Massa nel 2008, per finire con il liquido di alimentazione perso dalla McLaren di Heikki Kovalainen e finito nella visiera di Iceman nel 2009.
Cifra per assicurarselo? Ben 75.000 euro. Va da sé che chi farà l’acquisto dovrà avere spazio a sufficienza per conservarlo visto che non parliamo del solo distributore, ma pure dell’ingombrante tubo.
Ma cosa sappiamo del venditore? Si sa che viene da Montegrotto Terme, Padova, o così dice, e nella descrizione evidenzia come il caratteristico elemento del box rosso, sia stato completamente revisionato e le sue condizioni sarebbero complessivamente buone. E qui il quesito nasce spontaneo. Ma siamo sicuri che si tratti di un prodotto autentico? Sembrerebbe proprio di sì.
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