Negli ultimi due anni, dopo lo stop per la pandemia, la Formula 1 rende sempre meglio e i piloti guadagnano sempre di più: comanda Verstappen
Da almeno un paio di anni la Formula 1 è tornata ad essere una delle discipline che rendono meglio e fatturano di più, come se la pandemia non fosse esistita. Lo dimostrano i record di incassi dei circuiti, i nuovi sponsor che arrivano ma anche gli stipendi dei piloti. Con un dominatore assoluto, ancora una volta Max Verstappen.
Intendiamoci, a fare la voce grossa sono ancora altri settori dello sport mondiale, calcio in testa. Non a caso nella classifica di Forbes relativa all’ultimo anno, i ‘Paperoni’ dello sport sono tre campioni del pallone: Cristiano Ronaldo con 136 milioni di dollari, Lionel Messi con 130 milioni di dollari e Kylian Mbappè con 120 milioni di dollari.
A seguire troviamo campioni del basket come LeBron James con 119,5 milioni di dollari e Stephen Curry con 100,4 milioni di dollari, ma anche golfisti quali Dustin Johnson e Phil Mickelson che viaggiano sopra i 100 milioni. E poi un pugile, Canelo Alvarez, con 110 milioni di dollari ma anche Roger Federer che in campo è rimasto fermo ma ha portato a casa 95 milioni di dollari dai suoi sponsor.
E la Formula 1? Viaggia più sotto, ma complessivamente è un settore che tiene ed è in grado di soddisfare ampiamente i suoi protagonisti. O almeno quelli dei top team nonostante ci siano differenze importanti tra pilota e pilota anche all’interno dello stesso team.
Formula 1, quanto guadagnano i piloti: che differenza tra i top e gli altri
I due Mondiali Piloti di fila dimostrano che l’investimento fatto dalla Red Bull su Max Verstappen paga. Il campione olandese a 25 anni è decisamente il più ricco tra i suoi colleghi ma anche l’unico con un contratto a lunghissimo termine: scadrà infatti nel 2028.
Il figlio d’arte, che finora ha fatto decisamente meglio del padre, secondo gli ultimi dati incassa tra i 55 e i 60 milioni di dollari l’anno, mettendo insieme anche i soldi degli sponsor. E il suoi contratto nei prossimi anni non prevede uno stipendio a scalare.
Sul podio virtuale troviamo Lewis Hamilton con 35 milioni e un contratto che scadrà quest’anno. In realtà c’è una proposta per portarlo a 45 milioni, facendolo diventare testimonial Mercedes per i prossimi 10 anni, ma la firma è ancora da mettere. E poi Charles Leclerc: ha un contratto fino al 2024 da 24 milioni a stagione.
E qui cominciano le differenze. Carlos Sainz, che ha la stessa scadenza, porta a casa la metà del collega ferrarista con 12 milioni. Peggio però va a Sergio Perez con 10 milioni di dollari e George Russell con 8 milioni. Il britannico andrà in scadenza entro l’anno, quindi il rinnovo sarà a cifre superiori. In fondo alla classifica invece Yuki Tsunoda e Logan Sargeant, 1 milione di dollari ciascuno.
Ecco tutte le cifre, espresse in dollari:
- Max Verstappen – Red Bull 55 milioni di dollari (scadenza 2028)
- Lewis Hamilton – Mercedes 35 milioni ( scadenza 2023)
- Charles Leclerc – Ferrari 24 milioni (scadenza 2024)
- Lando Norris – McLaren 20 milioni (scadenza 2025)
- Carlos Sainz – Ferrari 12 milioni (scadenza 2024)
- Sergio Perez – Red Bull 10 milioni (scadenza 2024)
- Valtteri Bottas – Alfa Romeo 10 milioni (scadenza 2025)
- George Russell – Mercedes 8 milioni (scadenza 2023)
- Esteban Ocon – Alpine 6 milioni (scadenza 2024)
- Fernando Alonso – Aston Martin 5 milioni (scadenza 2025)
- Pierre Gasly – Alpine 5 milioni (scadenza 2025)
- Kevin Magnussen – Haas 5 milioni (scadenza 2023)
- Alex Albon – Williams 3 milioni (scadenza 2024)
- Zhou Guanyu – Alfa Romeo 2 milioni (scadenza 2023)
- Lance Stroll – Aston Martin 2 milioni (scadenza 2023)
- Nico Hulkenberg – Haas 2 milioni (scadenza 2024)
- Oscar Piastri – McLaren 2 milioni (scadenza 2024)
- Nyck de Vries – AlphaTauri 2 milioni (scadenza 2023)
- Yuki Tsunoda – AlphaTauri 1 milioni (scadenza 2023)
- Logan Sargeant – Williams 1 milioni (scadenza 2023)