Una rivelazione sconcertante ha sconvolto tutti gli appassionati di Formula 1 e i fan di Michael Schumacher. E’ davvero orribile
Il sette volte campione del mondo è sempre nel cuore di tutti gli appassionati, anche a distanza di anni. Di tanto in tanto escono dei particolari che non tutti sapevano.
Michael Schumacher è ancora impegnato nella sua personale battaglia per il recupero dal terribile incidente del 29 dicembre 2013, sulle nevi di Meribel. La strada è inevitabilmente in salita, ma la speranza di amici e familiari non è mai venuta meno. La moglie Corinna è sempre al suo fianco e lo assiste in tutto, concedendo a pochissimi “eletti” di poter andare a fargli visita.
Chi l’ha conosciuto bene, come compagno di squadra, è Johnny Herbert, che con Schumi ha condiviso l’esperienza nella Benetton. Erano i primi anni ’90, Flavio Briatore era un manager emergente della F1 e Michael era il campione in rampa di lancio. Il pilota britannico è tornato a parlare dell’ex compagno di box in queste ore, commentando un episodio che ha lasciato tutti interdetti.
Il riferimento è a quanto avvenuto nelle scorse ore con l’intervista di cattivissimo gusto realizzata da Die Aktuelle, che ha realizzato una fantomatica intervista a Michael Schumacher tramite l’IA. Uno scambio di domande e risposte assolutamente fake che ha portato al licenziamento della persona che ha realizzato il pezzo.
Johnny Herbert condanna l’intervista “fake” a Michael Schumacher: le parole del pilota britannico
Herbert, interpellato dal portale Ice 36, è andato giù duro sulla questione: “Quanto fatto dalla rivista tedesca è stato orribile. Capisco il fascino che la vicenda Schumacher ha, ma questo uso dell’IA è assolutamente sbagliato”.
Il pilota britannico ha voluto poi ripercorrere la sua esperienza al fianco di Schumi in Benetton, nelle stagioni 1994 e 1995, sottolineando una fortuna che ha avuto il tedesco.
“E’ sempre stato circondato dalle persone giuste, Flavio Briatore, Ross Brawn e Rory Byrne. Gli ultimi due lo hanno anche accompagnato in Ferrari”.
Herbert ha anche individuato il momento di massima espressione di Schumi con la Ferrari, ovvero il Gran Premio di Spagna del 1996. Quella fu la prima vittoria del sette volte iridato con la Rossa di Maranello, sotto il diluvio di Barcellona e contro una Williams nettamente più forte. Da lì iniziò il mito. Tutti i tifosi non possono che ricordare con nostalgia quei fantastici momenti.