L’auto ibrida è costituita da tecnologie all’avanguardia, ed oggi vi parleremo di quella più venduta e giudicata la migliore di tutte.
L’auto ibrida è una tecnologia molto interessante, ed il discorso è valido sia per ciò che riguarda la strada che le corse. Da questo punto di vista, la regina assoluta è sempre stata la Toyota, probabilmente il primo costruttore a cercare di percorrere una strada alternativa, e che da anni ormai ne raccoglie i frutti.
La casa giapponese produce le migliori auto in assoluto dal punto di vista dell’ibrido, come vedrete anche dalla classifica che abbiamo postato in basso, ed anche nel mondo del motorsport le cose vanno a gonfie vele. La tecnologia Toyota Hybrid domina da anni nel mondiale endurance, con ben cinque vittorie consecutive ottenute alla 24 ore di Le Mans.
Il marchio del Sol Levante ora ha iniziato a dominare anche nei rally, e sarebbe stato molto curioso vederlo in F1 al tempo delle power unit turbo-ibride, dopo un’esperienza non certo esaltante come quella avvenuta tra il 2002 ed il 2009. Ecco allora l’ibrida migliore di tutte, con una classifica che parla molto chiaro.
Auto, la Yaris Hybrid è al top tra le nuove tecnologie
Nel 2020 è stata lanciata l’ultima versione della Toyota Yaris Hybrid, ed è lei l’auto ibrida che potremmo definire migliore di tutte, visto che è in cima alla lista delle vendite da tanto tempo. La sua prima serie arrivò nel 1999, anche se è ovvio che all’epoca veniva venduta soltanto con motore termico e senza la possibilità di essere spinta con l’ibrido, ma una volta arrivata tale tecnologia, la gente se ne è innamorata.
Nel 2020, come dicevamo, ne è arrivata un’ultima serie, che presenta tante novità, come una batteria nuova di zecca che pesa circa 20 kg in meno rispetto a quella precedente. Il motore è stato potenziato con un powertrain che spinge sino a 115 cavalli, ma è chiaro che i vantaggi principali si registrano soprattutto sul fronte dei consumi.
La Yaris ibrida è migliorata in modo esponenziale da questo punto di vista, ed ha fatto grandi progressi soprattutto nel traffico. Si tratta, infatti, di una citycar che in città può andare quasi sempre in modalità full electric, riuscendo a fare la differenza rispetto a molte sue rivali sia sul fronte del consumo che delle emissioni molto limitate.
In seconda posizione tra le più vendute in Italia c’è un’altra Toyota, vale a dire l’ultima versione della C-HR, che conferma il dominio totale della casa nipponica in queste auto dell’oggi e del domani. Nella top ten trova spazio anche la Prius, ovvero la prima ibrida nella storia, molto utilizzata soprattutto dai tassisti nelle grandi città.
La tecnologia dell’ibrido, tuttavia, pare avere una data di scadenza, come vedremo nelle prossime righe, a causa delle politiche restrittive dell’Europa sul motore termico. Ecco allora quelli che sono gli scenari futuri e le possibilità che ci sono di vederlo ancora nei prossimi anni.
Un futuro che è ancora ricco di incognite
L’auto ibrida è ormai una certezza, in un mondo che è pieno di variabili per quello che riguarda le quattro ruote. L’ibrido è una tecnologia che funziona, che è molto diffusa e che porta molti vantaggi, ma che rischia, in un futuro non troppo lontano, di sparire per sempre dai radar, almeno nel vecchio continente.
Per evidenti motivi politici, l’Europa vuol far sparire il motore termico in favore dell’elettrico, ed è ovvio che questo comporti anche la sparizione dell’ibrido, che è definito tale proprio dall’integrazione del motore a combustione con una parte elettrica. Si tratterebbe di un grande peccato, perché questa tecnologia ha portato degli ottimi risultati, e comunque risulta ben più equilibrata dell’elettrico.
Con l’ibrido non ci sarà mai il problema della ricarica, visto che il motore termico risulta sempre essere l’elemento principale, quello che fa la differenza, e potrete andare dove vogliate e nel tempo che volete, nella consapevolezza che con le EV sarete costretti a lunghe soste per cause ben evidenti.
I dati sulle vendite delle ibride, tra le quali spicca la suddetta Toyota Yaris nel nostro paese, la dicono lunga sul fatto che gli italiani continuino a preferive questa tecnologia mista, anche per un discorso di prezzi. Il futuro ci dirà di più, anche se la strada pare ormai segnata per la combustione.