La Tesla è un’auto elettrica, e come tutta questa tipologia di veicolo, ha bisogno di essere ricaricata. Ecco quanto ci mette.
Uno degli argomenti più dibattuti in termini di auto elettriche è quello legato alle tempistiche di ricarica, ed oggi vi diremo quanto tempo ci vuole per ricaricare una Tesla. Abbiamo preso in esame questo marchio essendo quello più avanzato su tali tecnologie, visto che ha sempre e solo costruito vetture ad emissioni zero.
Va detto che anche gli altri costruttori stanno arrivando da questo punto di vista, convertendo la produzione e facendo investimenti enormi in tal senso. A questo punto, è bene addentrarci nel discorso, e vi dobbiamo anticipare che non c’è paragone con le vetture termiche.
La Tesla sta spingendo molto nella direzione di accorciare le tempistiche di ricarica, che possono fare una grande differenza nella scelta dei clienti. A questo punto, vi faremo l’esempio di una Model 3, che tramite dei nuovi caricatori è riuscita ad accorciare e di parecchio le tempistiche, ma dalla perfezione siamo lontani.
Per parlarvi dei tempi di ricarica della Tesla, possiamo farvi l’esempio di quella più economica sul mercato, che è anche la più venduta, vale a dire la Model 3, che può essere vostra con un prezzo attorno ai 40 mila euro, anche se con i vari incentivi si può scendere a circa 37 mila nel nostro paese.
Tramite la piattaforma di ricarica più rapida, ovvero i Supercharger V3, le tempistiche si sono accorciate in maniera importante. Poco tempo fa, nella città di Springfield, in New Jersey, sono stati raccolti dei dati molto interessanti, come riportato da “insideevs.it“, e che ora vi andremo ad illustrare.
Con una temperatura esterna di 32 gradi, dunque molto calda e che facilita una ricarica più veloce, l’auto è arrivata alla colonnina di ricarica del tutto scarica (scusate il gioco di parole), con lo 0% nella batteria. A quel punto, la progressione è stata la seguente, con dati più che positivi:
Con i supercharger V2 ci vorrebbero delle tempistiche ben più elevate, soprattutto per quel che riguarda la fase in cui è rischiesta maggior energia, ovvero quella iniziale tra lo 0 ed il 30% della ricarica, visto che i V2 non si avvicinano neanche ad i V3 che toccano la potenza massima di 250 kWh, non andando oltre i 150.
La Tesla, come tutte le auto elettriche, richiede comunque delle tempistiche importanti, perché è inimmaginabile che in una vettura con motore termico ci si impieghi un’ora per fare il pieno di benzina o di gasolio. Com’è ovvio che sia, questo è uno degli aspetti su cui occorre lavorare meglio.
Secondo varie analisi svolte, uno dei principali motivi, oltre al costo elevato d’acquisto, per cui la gente non compra vetture elettriche sta proprio nei lunghi periodi di attesi per la ricarica. Pensare di attendere un’ora prima di avere l’energia al 100% è davvero complesso, e c’è ancora tanto da fare per ottimizzare queste tecnologie.
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