Le auto del passato erano spinte da elementi ben diversi dalla benzina o dal gasolio. Ecco, dunque, da che cosa erano alimentate.
Il mondo dell’auto è andato di pari passo con lo sviluppo tecnologico che ha investito tutto il pianeta, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. La crescita è stata a dir poco incredibile, ed è assurdo pensare che oggi ci siano oltre 1,2 miliardi di vetture in giro per la terra, con aumenti esponenziali.
Le auto potrebbero diventare oltre due miliardi entro il 2035, per poi toccare quota 5 miliardi entro il 2050, grazie ad un grosso sviluppo che è previsto nel mondo asiatico. In sostanza, si tratta di una crescita che non si fermerà mai, con l’elettrico che è la strada che verrà percorsa in futuro.
Le vetture a benzina e quelle a gasolio saranno comunque quelle che andranno per la maggiore nel futuro, visto che il blocco in Europa alla produzione ed alla vendita è previsto entro il 2035, ma comunque, non nelle altre parti del mondo. Pensare all’elettrico, se si fa un confronto con il passato, è davvero clamoroso.
Nella giornata di oggi, faremo un salto nel passato, proponendovi alcuni spunti interessanti sulle prime alimentazioni. Infatti, il diesel e la benzina non sono stati i primi combustibili, ma c’era qualcosa che li ha preceduti, e stiamo parlando di un propulsore che non ha niente a che vedere con quelli moderni.
A Karl Benz si deve l’utilizzo della prima auto con motore a scoppio, ma prima della Benz Patient Motorwagen, ma prima di lui, arrivò un altro modello che fece davvero scalpore. La casa francese De Dion-Bouton, fondata a Puteaux dal conte Jules-Albert De Dion, da George Bouton e dal cognato Charles Trepardoux, il cui cognome fu poi infatti inserito nel nome di questo piccolo ma rivoluzionario costruttore.
De Dion, pensate, stava effettuando delle compere nella sua città in vista del Natale, e vide una piccola auto a vapore, una sorta di modellino. A quel punto, chiese al negoziante di chi fosse opera questo brillante modello, e gli vennero dati i nomi di Bouton e Trepardoux, visto che erano stati loro a realizzarla.
Una volta incontrati, gli propose la fondazione di una società, e fu così che nacquero le prime vetture a vapore della storia. Come combustibili usavano carbone, legno e carta, ed è chiaro che per l’epoca si trattò di un’invenzione straordinaria, di un qualcosa che avrebbe potuto cambiare per sempre il mondo dei trasporti.
Inizialmente si era pensato che questa tipologia di combustione potesse essere la migliore in assoluto, in sostituzione delle carrozze trainate da cavalli. Come detto in precedenza, l’invenzione più geniale di tutte fu quella di Benz, che il 29 gennaio del 1886 brevettò la prima vettura con motore a combustione con carburatore a benzina, una vera e propria rivoluzione per il mondo dei trasporti.
All’epoca non c’erano ovviamente le miscele che ci sono quest’oggi, e si utilizzava la lingroina, una benzina ben più leggera ed adatta ai motori di quell’epoca. In poco tempo, il mondo delle quattro ruote si è sviluppato in fretta, con l’arrivo poi, di volta in volta, di nuove evoluzioni e del motore diesel. Ed il resto è storia.
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