Su un sito di vendite è finita una Yamaha che ha partecipato nei primi anni Duemila al campionato Superbike. Ma non è una moto per tutti.
Il mondo delle aste da sempre affascina gli appassionati di due e quattro ruote. Spesso si trovano dei veri pezzi d’antologia in giro per il mondo che poi finiscono nelle mani di ricchi collezionisti, che mettono nel proprio garage come se fosse un trofeo il loro nuovo acquisto. Il tutto prendendosi l’invidia di migliaia, se non milioni, di appassionati che farebbero follie per avere un giorno quello stesso mezzo, magari appartenuto a un grande campione. Ma se volete, adesso in giro c’è una Yamaha davvero mitica che potrebbe fare al caso vostro.
Si tratta di una R7, che ha partecipato negli anni 2000 al campionato mondiale Superbike. La cattiva notizia è che il vostro conto in banca potrebbe non bastare. Anzi, per molti sarebbe il caso di accendere un mutuo per avere questa moto. E pensare che non è neanche una MotoGP.
Una Yamaha R7 da corsa in vendita
Intanto dobbiamo dire che l’annuncio è apparso su Racebikemart ed ha fatto subito il giro del mondo. Anche perché la moto in questione è stata guidata da un campione del passato della serie. Si tratta di una motocicletta totalmente originale, uscita dalla fabbrica e acquistata direttamente da Yamaha Motor France. Il proprietario, nell’annuncio di vendita, ha indicato che “ha tutti i documenti ed è in buone condizioni“.
La cosa brutta è il prezzo di questa R7: 150.000 euro, ma c’è da capirlo. Infatti al mondo ne sono state prodotte solo 500. Infatti i regolamenti WSBK richiedevano all’epoca alle fabbriche di costruire 500 unità della moto per poter competere nella categoria. Quindi questa R7 è una di quelle 500 motociclette, e per di più è conforme a tutte le omologazioni stradali, quindi potreste portarla su strada per farci un bel giretto.
Questa unità stradale ha una potenza di 135 CV, mentre quella da corsa arriva quasi a170 CV. Il prezzo di questa moto ai suoi tempi era già alto (30 mila euro), e veniva venduta principalmente a piloti privati per correre nelle competizioni americane, europee e giapponesi. Ha, come detto, l’omologazione per la strada, ma questa Yamaha R7 è fatta per correre.
A guidarla un mito come Haga
Questa Yamaha R7 è la storia vivente della Superbike. Anche perché a renderla tale ci ha pensato un tale Noriyuki Haga, che nella stagione 2000 del Mondiale Superbike ha corso con questa moto 750 contro bicilindriche da 1.000 CC.
Questa moto nasce nel 1999, quando la Ducati dominava la scena. Ma questa era una delle poche moto che poteva batterla. Il giapponese nel 2000 con questa moto concluse secondo in campionato, nonostante la squalifica di Kyalami, dove fu trovato positivo all’efedrina ai test antidoping. Senza la squalifica sudafricana, sarebbe rimasto in lotta per il mondiale fino all’ultima gara, tenendo conto che i 25 punti di Kyalami lo tenevano a soli due punti da Colin Edwards. Per lui sono state sei le stagioni con la Yamaha, ma quella fu veramente la migliore, e tanto è bastato per farlo entrare nel mito. Poi due esperienze in Aprilia e Ducati, prima del ritorno con la casa giapponese nel 2005, con la quale corsa ancora 4 stagioni dal fino al 2008, chiudendo sempre sul podio a fine anno.