I piloti della MotoGP sono dei veri e propri atleti, e per questo devono seguire diete speciali e bere determinate sostanze. Ecco quali.
Nella giornata di oggi, vi toglieremo un’importante curiosità che riguarda i piloti della MotoGP, ovvero il discorso legato a come e cosa bevono. Prima di tutto, è bene fare una premessa, che smentisce coloro che non conoscono il mondo delle corse e quello di questi coraggiosi ragazzi.
La MotoGP, così come la F1, è uno degli sport più difficili e pericolosi che possano esistere, ed i piloti sono degli atleti strepitosi, che non hanno nulla da invidiare a tanti altri che disputano altre discipline. Ecco allora cosa bevono, come e quando lo fanno, siamo sicuri che resterete sorpresi.
MotoGP, ecco cosa bevono i piloti
I piloti della MotoGP, secondo i vari dati diffusi nel corso degli anni, tendono a perdere dal 2 al 3% del peso corporeo durante le gare, che in genere durano non più di tre quarti d’ora. Questo è ovviamente un dato molto indicativo, che ci fa capire quanto sia impegnativo gestire queste belve ogni volta che i rider le portano in pista.
Per cercare di non restare disidratati, i piloti della MotoGP devono bere molti liquidi prima e dopo la gara, perché rispetto alla F1 c’è una differenza molto importante. Nelle due ruote, infatti, non c’è la possibilità di bere durante le prove o le gare, mentre nelle auto la borraccia viene alloggiata all’interno dell’abitacolo.
Nelle moto sono invece costretti ad idratarsi tantissimo prima delle gare, bevendo bevande a base di sodio, magnesio e sali minerali, che sono fondamentali per mantenere alta la concentrazione. Spesso, per motivi di sponsorizzazione, li vediamo bere da alcune borracce con scritto Red Bull o Monster Energy, ma è chiaro che lì dentro non ci siano queste bibite energetiche, ma cose come quelle di cui vi abbiamo parlato in precedenza.
“Abbeverarsi” è importante nello sport, ma soprattutto in questi casi, visto che sotto il casco si raggiungono delle temperature molto elevate. Nelle gare più calde, oltre che a litri e litri di bibite, i piloti sono sempre coperti da asciugamani ghiacciati prima del semaforo verde, per cercare di disperdere il calore.
Prima delle gare non si beve quasi mai solo l’acqua, di cui invece si fa un grande uso dopo la bandiera a scacchi. Le bibite a base di sali sono comunque quelle più gettonate in ogni caso, visto che queste sostanze aiutano a non perdere la concentrazione ed a restare sempre al top fisicamente.
Uno sport massacrante che mette a dure prova il fisico
La MotoGP è uno sport massacrante, visto che la guida delle moto è molto fisica, in maniera ancor più estrema rispetto alle auto di F1. Occorre avere una forza nelle braccia enorme, ma anche un equilibrio corporeo che renda possibile la guida di queste belve per un determinato periodo di tempo.
Negli ultimi decenni, questa categoria è diventata sempre più estrema per il corpo, e questo fa ben capire il motivo per il quale solo i giovani riescono a fare la differenza. L’ultimo campione del mondo oltre i 30 anni di età è stato Valentino Rossi, che si è preso il titolo nel 2009, mentre tutti gli altri che hanno vinto negli ultimi tempi sono stati ben più piccoli a livello di età.
Questo perché le prestazioni spaventose delle moto hanno costretto tutti ad aumentare e di parecchio la preparazione atletica, ed è normale che superata una certa soglia non si possano più avere le stesse performance che si avevano in precedenza. A questo punto, non sorprende il fatto che questi ragazzi siano sempre più muscolosi e preparati sul fronte fisico, come dimostra spesso anche Marc Marquez.
Il nativo di Cervera, carica spesso sui suoi profili social alcuni suoi scatti mentre si allena, mostrando un fisico a dir poco statuario. Inoltre, andando più forti le moto, è anche molto più rischioso cadere a terra, e negli ultimi tempi, gli infortuni stanno aumentando a vista d’occhio.
Per evitare problemi, tutto deve andare alla perfezione, ed a volte anche la fortuna fa il suo gioco. La possibilità di bere prima e dopo le gare è comunque un qualcosa di fondamentale, perché serve assolutamente ad evitare svenimenti o perdite di concentrazione, oltre che alla forza per tenere in piedi il mezzo.