La FIAT sta dimostrando attenzione nello sviluppo delle auto elettriche, ma la casa torinese già in passato aveva realizzato un gioiellino.
Le vendite delle automobili elettriche in casa FIAT stanno andando nel migliore dei modi, con la 500e che è tra le vetture più apprezzate al mondo. Forse non è un caso che la casa torinese già in passato era stata tra le più lungimiranti da questo punto di vista, dando vita a una Downtown incredibile.
La memoria deve tornare addirittura al 1993, un anno nel quale non si parlava di certo frequentemente di automobili elettriche. La FIAT ha dimostrato di saper anticipare i tempi, tanto è vero che con la Downtown creò un gioiellino.
Pesava soltanto 700 kg, davvero un’inezia per un’automobile, e non poteva di certo raggiungere grandi velocità. Si stanziava infatti su di un massimo di 100 km/h, molto di meno dunque delle elettriche attuali, ma c’era un altro dettaglio per il quale si distingueva.
A essere ben superiore rispetto alle auto odierne era per quanto concerne l’autonomia. Già nel 1993 la Downtown era in grado di percorrere ben 300 km con una sola ricarica. Pensate che una Tesla Model 3 attualmente rimane in strada con una ricarica per 291 km, ma si tratta di un’auto da oltre 40 mila Euro.
Il progettista di questa rivoluzionaria FIAT Downtown fu Chris Bangle, un designer statunitense che già da diversi anni collaborava con la società italiana. Era considerato uno dei migliori interpreti nel suo lavoro in quegli anni, tanto da disegnare anche la BMW X5, ma cosa accadde alla Downtown?
FIAT Downtown: l’elettrica mai messa sul mercato
Nonostante si trattasse di un’automobile estremamente all’avanguardia per i tempi, anche da un punto di vista tecnologico, non venne mai messa sul mercato. Probabilmente la FIAT non ritenne in quel 1993 abbastanza maturi i tempi per poter convincere il pubblico.
Si può definire comunque poco più di una minicar, con la sua lunghezza che era di 2,50 metri e con una larghezza di 149 cm. Non dovete però pensare a una due posti, infatti era adatta anche per le famiglie con un solo figlio essendo una tre posti.
Montava al suo interno ben due batterie zolfo-sodio da 9,5 Volt e fu presentata al Salone di Ginevra. La FIAT dunque aveva saputo guardare il futuro anticipando i tempi e le citycar moderne.
Ne vennero realizzati solamente tre esemplari e ancora oggi rimane una delle vetture in assoluto più iconiche e mitiche della FIAT. Chissà se un giorno il progetto di Chris Bangle non possa tornare in auge nei prossimi anni.