Grazie alla partnership con Sila, Mercedes si candida a battere tutti sul tempo. Ecco cosa vedremo sul suo prossimo fuoristrada.
La Germania ha deciso di rispondere direttamente all’Asia mettendosi a lavorare sulle batterie utili per i veicoli elettrici del futuro. Grazie alla collaborazione con l’americana Sila, sta cercando di trovare nuovi materiali da utilizzare. Sì, perché sebbene il litio sia una tecnologia abbastanza giovane, utilizzata per la prima volta quindici anni fa sulla Tesla Roadster, urge la ricerca di alternative. La più gettonata, finora è il sodio. Ma si stanno considerando pure dei ritocchi alla chimica degli anodi.
L’azienda statunitense, ad esempio, sfruttando il nanomateriale Titan Silicon da lei creato, dovrebbe incrementare il rendimento delle ricariche oggi più diffuse. Un primo test ufficiale per capire se possa essere un’opzione valida verrà fatto sul fuoristrada della Mercedes EQG.
Mercedes verso il futuro, come saranno le sue batterie
Commentando la natura del suo prodotto, la Sila Nanotechnologies lo ha definito “il primo sostituto degli anodi finora composti completamente in grafite“. Per adesso è stato applicato solamente sul fitness tracker WHOOP 4.0, ma l’intenzione è quella di evolvere il sistema sfruttando la collaborazione con la Casa della Stella.
Per il costruttore a stelle e strisce, a differenza degli altri materiali il Titan Silicon può offrire un incremento dell’autonomia del 20%. Ne consegue che i veicoli full electric potranno coprire oltre 100 km in più con una sola carica. Ma non solo. Vi è un secondo e importantissimo beneficio. La diminuzione del tempo necessario per il recharge. Si parla di venti minuti per passare dal 10 all’80%, per merito della maggior sopportazione delle alte correnti.
Rispetto agli anodi di silicio, capaci di immagazzinare una carica dieci volte maggiore della grafite, quelli in Titan Silicon dovrebbero fare ancora meglio ed essere altresì più resistenti alle espansioni e contrazioni tipiche dei cicli di carica/scarica.
Non fosse abbastanza ci sarebbe un risparmio del 15% in termini di peso del pacco, del 20% del volume e una diminuzione delle emissioni di CO2 dal 50 al 75%.
Sul fronte della densità di energia, la celle con anodo in questo innovativo materiale utilizzate sulla EQG, supereranno gli 800 Wh/litro. Nello specifico il battery pack lungo due metri, largo uno e alto dieci centimetri, sulla carta dovrebbe contenere 160 kWh di energia, senza tenere conto dello spazio per il raffreddamento e i cablaggi.
Perché si tratta di un’alternativa interessante
Stando a quanto afferma il produttore, gli anodi al Titan Silicon non avranno problemi di compatibilità. Quindi si adatteranno alle celle di qualsiasi forma, e potranno mescolarsi a delle percentuali di grafite anziché rimpiazzarla in toto. Un ulteriore benefit è rappresentato dal luogo di costruzione. Ovvero gli Stati Uniti. Ciò permetterà alla soluzione di cui abbiamo parlato di godere dell’Inflation Reduction Act, firmato dal presidente Biden e dedicato a tutte le compagnie che intendono fare qualcosa contro il cambiamento climatico.
Stoccarda ha cominciato la sua cooperazione con la Sila Nanotechnologies nel 2019. Da allora è passata molta acqua sotto i ponti. E come ha riconosciuto il direttore tecnico Markus Schäfer ci sono stati diversi progressi da allora.
“L’azienda ha fatto molta strada da allora. Ha dimostrato grandi capacità, sia per quanto concerne l’innovazione scientifica, sia per la produzione di materiali di alta qualità. Il suo studio ci consentirà di esplorare nuove direzioni nel processo di sviluppo delle prossime macchine elettriche”.
Fondata nel 2011, l’impresa è riuscita quasi subito a farsi sovvenzionare dall’Advanced Research Projects Agency. Nel 2014, invece, ha ottenuto un finanziamento pari a 600 milioni di dollari per cominciare a mettere le basi di un nuovo impianto da 150 GWh. Infine nel 2022, ha incassato ben 100 milioni di dollari dal Department Of Energy.
Il piano quinquennale stabilito, prevede la creazione di un numero sufficiente di batterie da rifornire un milione di automobili l’anno.