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Sosta selvaggia, ora cambia tutto: fioccano multe e rimozioni

Published by
Floriana Vitiello

La sosta selvaggia è uno dei problemi principali dei centri urbani ad alta densità gli abitanti. Fioccano multe e rimozioni.

Il Codice della strada è piuttosto chiaro in merito ai luoghi in cui è possibile effettuare la sosta con il proprio veicolo.

Canva – Derapate

Purtroppo, nonostante la chiarezza delle regole italiane, molti automobilisti, a causa del traffico veicolare cittadino e dell’assenza di parcheggi, si trovano, spesso e volentieri, a commettere infrazioni del Codice della Strada.

Ma tutto ciò espone al rischio di multe salatissime e persino alla rimozione del veicolo, con tutto ciò che ne consegue.

Sosta selvaggia: un ripassino del Codice della Strada

Prima di capire cosa sta accadendo con l’aumento di multe e rimozioni per la sosta selvaggia in città, facciamo un piccolo ripassino del Codice della Strada.

Con il termine divieto di sosta si fa riferimento al famoso cartello di forma circolare che rappresenta il segnale di prescrizione, ovvero di divieto di sosta, ma consente la fermata.

Il divieto di sosta fuori dei centri abitati è valido 24 ore su 24, mentre nei centri abitati ha una validità che parte dalle ore 8:00 e dura fino alle ore 20, salvo diversa indicazione.

In ogni caso, la presenza del segnale verticale di divieto di sosta vieta la sosta solo sul lato della strada su cui esso è posto. Generalmente, la segnaletica stradale di divieto di sosta può essere integrata anche da pannelli che ne indicano l’inizio, il proseguimento o la fine.

Ad ogni modo, in base a quanto stabilito dal Codice della strada, il divieto di sosta cessa la propria validità dopo il primo incrocio se non è ripetuto con un nuovo cartello stradale.

Integrazioni al segnale: che significato hanno?

Nel caso in cui il divieto di sosta fosse integrato con un cartello con scritta la parola INIZIO, sta a indicare l’inizio del divieto di sosta, ovvero il tratto a partire dal quale non è possibile sostare con la propria vettura.

Se, invece, il cartello è integrato con un pannello con la scritta CONTINUA, vuol dire che il divieto di sosta vale sia prima che dopo.

E ancor, se il cartello di divieto di sosta è integrato con un pannello con la scritta FINE, vuol dire che a partire da quel punto in poi non vale più il divieto.

Ora che abbiamo ripassato il divieto di sosta è il momento di parlare di quello che sta accadendo nel Comune di Taormina, dove fioccano molte rimozioni nonostante ci siano solo tre vigili operativi.

Il caso di Taormina: incubo divieto di sosta

Il corpo dei vigili urbani di Taormina da un po’ di tempo a questa parte che fa i conti con una carenza di organico. Tutto ciò ha dato il via libera alla sosta selvaggia in città, con veicoli fermati dove non dovrebbero, compromettendo la sicurezza e la viabilità.

Tuttavia, a onor di cronaca, bisogna ammettere che a infrangere più volte il divieto non sono i cittadini di Taormina, bensì i non residenti e i turisti.

Tutto ciò ha reso un indispensabile un intervento da parte del comando dei vigili urbani di Taormina, guidato da Daniele Lo Presti.

L’intervento del Comando ha lo scopo di mettere un freno alla sosta selvaggia in città. Così a Taormina fioccano multe e rimozioni, nonostante le gravi carenze d’organico.

Ed è così che nelle ultime ore sono state rilevate 57 infrazioni per divieto di sosta e mancanza di pass residenti. Inoltre, sono state eseguite 13 rimozioni forzate di veicoli, mentre un mezzo è stato sequestrato per la mancanza di copertura assicurativa.

Brutte notizie per i turisti indisciplinati: la maggior parte dei mezzi appartenevano a non residenti o addirittura turisti con targa straniera.

In quest’ultimo caso, i mezzi sono stati rimossi e i proprietari, per avere la disponibilità del veicolo dovranno versare immediatamente l’importo della sanzione.

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