La FIAT è stata per tanti anni lo sponsor della Nazionale e questo ha portato a dare vita anche a una particolare Panda.
Purtroppo in questo 2023 si è conclusa la sponsorizzazione tra la Nazionale italiana di calcio e la FIAT. Un accordo che sembrava poter essere indissolubile, ma attualmente la Federcalcio ha preferito virare sulla tedesca Volkswagen, un vero e proprio sgarbo.
Questo non deve però cancellare un grande passato e splendide collaborazioni, tanto è vero che qualche anno fa era anche la nata la “Pandazzurri”.
Si trattava di una particolare Panda ed era un omaggio dell’allora Amministratore Delegato della società Sergio Marchionne nei confronti della nostra squadra di calcio in vista dell’Europeo del 2016.
Considerando come fossero davvero molto basse alla vigilia le aspettative per la squadra di Conte, si può dire che la vettura portò davvero molto bene. La vittoria nel girone inziale sconfiggendo il Belgio, il memorabile 2-0 alla Spagna e la sfortunata eliminazione ai calci di rigore contro la Germania hanno permesso ai tifosi italiani di poter sognare per un mese.
Si tratta di una particolare versione della Panda che è stata messa sul mercato nel 2016, ma cerchiamo di capire insieme le varie caratteristiche del mezzo.
La FIAT Pandazzurri era molto simile alla classica Panda, anche se le sue dimensioni abbastanza ridotte la facevano essere una quattro posti. La sua lunghezza toccava i 365 cm, la larghezza era di 164 cm e infine l’altezza di 155 cm.
Il motore non era di certo il suo punto di forza per quanto riguarda velocità e prestazioni, ma non è mai stato l’obbiettivo primario della Panda. All’interno era stato montato un 4 cilindri da 1200 di cilindrata con la trazione che era anteriore.
La velocità di punta non eccelleva, si fermava infatti solamente a 164 km/h, con l’accelerazione che permetteva un passaggio da 0 a 100 km/h in 14,2 secondi. Forse però doveva rappresentare in qualche modo proprio quella Nazionale del 2016.
Sebbene non fosse di certo appariscente come altre squadre, grazie alla costanza e alla forza di volontà avrebbe potuto battere chiunque e anche la “Pandazzurri” dimostrò questa caratteristica con i consumi e l’impatto ambientale.
Nel tratto misto infatti bastavano solamente 5,1 litri per poter percorrere 100 km, il che sta a significare che aveva un’autonomia di quasi 800 km, e le emissioni di CO2 erano solo di 119 g/km, il che le permetterebbe anche oggi di rientrare nell’incentivo Ecobonus.
Il prezzo inoltre era davvero molto appetitoso, infatti si partiva solamente da 12.600 Euro.
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