Proviamo a fare un confronto tra due mezzi straordinari. Un Airbus A350 e una monoposto di F1. Ecco cosa è emerso da una analisi.
Le monoposto di F1 sono l’espressione massima dell’estro ingegneristico applicato alle automobili. Le moderne auto ad effetto suolo, inoltre, hanno spinto l’asticella ancora più in alto, raggiungendo vette prestazionali clamorose. Ma cosa accadrebbe se facessimo il confronto con un aereo con motori Rolls-Royce Trent Xwb?
Si tratta di un parallelismo da sogno che merita una analisi. Le vetture di F1, a differenza delle auto sportive stradali, raggiungono i 1000 cavalli. Una potente supercar, in media, ha 400-500 cavalli che già rappresentato una spinta impressionante, tuttavia le Power Unit V6 ibride delle vetture della categoria regina del Motorsport riescono a sviluppare una potenza combinata da brivido. Sono nate così le hypercar degli ultimi anni, capaci di arrivare a prestazioni impensabili.
Il confronto tra il gioiello di pista e un gigante dell’aria, come un jet con motori Rolls-Royce Trent, è di quelli che farebbero drizzare le antenne anche a Maverick di Top Gun. I più noti velivoli wide-body prodotti, dal Boeing agli Airbus, sono spinti dal Trent. Il Trent è un turbofan ad alto rapporto di diluizione, la categoria più performante ed efficiente di propulsori jet. Dall’altra parte della griglia, ben salda sull’asfalto, potremmo accendere le Power Unit Superfast della Ferrari o, meglio ancora, i motori Honda della Red Bull Racing.
La squadra austriaca, infatti, grazie all’accordo con Honda ha ritrovato il gusto della vittoria. I successi sono arrivati numerosi nella scorsa annata. Max Verstappen e Sergio Perez si stanno confermando ai vertici anche nel 2023 al volante della RB19. In F1 è la vettura progettata da Adrian Newey e della sua equipe di ingegneri a fare la differenza, potendo aprire un ciclo di vittore stile Mercedes.
I motori inglesi della Rolls-Royce hanno fatto scuola nell’ambito aeronautico. La casa anglosassone ha rinominato il motore “Trent” per il fiume che scorre nelle midlands, il terzo per lunghezza in tutto il Regno Unito. Ha totalmente rivoluzionato il settore e anche nell’ambito navale ha trovato largo utilizzo. E’ declinato in ben 30 versioni per sprigionare il massimo potenziale.
Tale motore misura 3 metri di diametro e circa 6 di lunghezza nelle sue versioni più mastodontiche, per ben 7,5 tonnellate di peso a secco sulla bilancia. Si tratta di un motore storico, dato che la Rolls-Royce ha iniziato la sua progettazione verso la fine degli anni ’80. E’ stato montato su velivoli come il jumbo 747 o il bimotore Boeing 767.
Grazie ad una turboventola ad alto rapporto di diluizione, il motore ha equipaggiato alla grande anche il Boeing 787, 777 e gli Airbus 330, 340 e il mastodontico 380. Il Trent Xwb ha debuttato sul A380 usato come test bed e dopo aver superato la fase prototipale è entrato in servizio nella versione Xwb-84 (370 kN di spinta) sull’A350-900. Numeri impressionati, soprattutto sull’A350-1000, anche nel paragone il motore record del Kuznetsov NK-32 del bombardiere Tu-160 Blackjack.
L’Airbus 350-1000 Xwb è il mastodontico bimotore europeo che domina i cieli, grazie al Trent Xwb è anche estremamente affidabile per affrontare tratte transoceaniche. La potenza dei motori fa la differenza perché, anche in caso di manovre d’emergenza, perché anche con la rottura di un motore, l’altro può sopperire alla mancanza temporanea.
Dal momento che possono operare in sicurezza anche laddove mancano aeroporti per effettuare eventuali atterraggi di emergenza: tali aerei possono volare anche in caso di guasto ad un propulsore, vale a dire con un solo motore funzionante.
Le prestazioni di un propulsore a getto si misurano in chilogrammi o kilonewton di spinta, ma secondo una analisi condotta sulla Gazzetta dello Sport, un confronto spannometrico rende l’idea delle prestazioni gli Airbus sopracitati. Si tratta di un confronto senza particolari velleità, ma solo per rappresentare la clamorosa performance di un jet rispetto ad una potentissima auto di F1.
La turbina del motore meno potente del Rolls-Royce Trent Xwb, la 84, trasferisce al fan anteriore circa 50 mila cavalli, che “nel caso del Trent Xwb-97 da 430 kN di spinta diventano poco meno di 60 mila. Si tratta di una potenza equivalente a quella erogata da circa sessanta monoposto da F1 odierne o, se preferite, a quella di 400 berline da 150 cavalli. Tenendo sempre in considerazione che sull’A350 di motori ce ne sono due”. Un dato, davvero, impressionante.
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