Eclettico e poliedrico Hamilton non ferma i suoi interessi alle automobili. La sua ultima impresa riguarda tutt’altro mondo.
Lewis Hamilton si è appena unito a quella lunga lista di sportivi e personaggi dello spettacolo che si sono lanciati nella ristorazione. Senza volergliela tirare, spesso con esiti ben poco soddisfacenti visto molti dopo poco tempo sono stati costretti a chiudere. Ma ovviamente non è questo ciò che auguriamo al sette volte campione del mondo di F1.
Il #44 è dunque diventato ufficialmente investitore in una catena di locali specializzati in hamburger dal nome “Neat“. E detto fatto, la prossima settimana sarà a Manhattan per inaugurare un locale. Più precisamente il grande giorno sarà lunedì 17 aprile. La particolarità dei panini da loro preparati, e già sponsorizzati dall’attore hollywoodiano Leonardo di Caprio, è che sono al 100% vegani secondo il motto che un prodotto senza utilizzo di carne animale assicura un effetto wow.
Il portacolori Mercedes, da anni ormai seguace di questa filosofia alimentare, ha annunciato la lieta notizia con una storia Instagram, invitando tutti a raggiungere il “Nolita” per partecipare all’evento. Per il brand, comunque, non è un vero e proprio debutto, in quanto per sei mesi ha tenuto aperto un negozio temporaneo all’interno dello Urbanspace, nella nota Park Avenue. Adesso invece, diventerà fisso.
Hamilton da pilota a paninaro
L’obiettivo è, secondo quanto asserito da Ham, creare del cibo organico che sia accessibile a chiunque, sia per chi è vegetariano, sia per chi è propriamente un onnivoro. “La risposta che abbiamo avuto finora è stata incredibile“, ha detto. “Sono molto orgoglioso di aver spostato in alto l’asticella su questo fronte“.
Nuovamente il 38enne ha deciso di investire negli States, territorio che sente molto vicino anche per le origini caraibiche del padre. Di recente aveva acquisto delle quotazioni della squadra di NFL Denver Broncos.
Una buona base da cui partire se dovesse decidere a fine 2023 di ritirarsi dalla F1. Attualmente quarto della classifica generale piloti, il britannico ha confessato di non avere un gran feeling con la sua attuale monoposto, la W14. Ma più di qualcuno, tra cui l’iridato 1996 Damon Hill, è convinto che non sia tanto la scarsa fiducia nel mezzo a non farlo rendere più come prima, quanto l’età “avanzata”, che lo fa soffrire nel confronto diretto con il giovane compagno di box George Russell.
Ed infatti nel 2022, pur essendo appena arrivato nel team il driver di King’s Lynn si era dimostrato in sintonia con la difficile W13, portandosi addirittura a casa una vittoria in Brasile. Che quindi, il cannibale dell’era ibrida abbia perso la velocità che lo contraddistingueva? Tutto può essere. E le prossime gare ci daranno qualche indicazione più puntuale.
In merito al suo futuro tutto è ancora nebuloso. C’è chi è convinto che ad Abu Dhabi saluterà la compagnia per dedicarsi ai numerosi impegni extra pista in cui ha già cominciato ad immergersi. Altri invece pensano che accetterà lo scambio con Charles Leclerc e andrà in Ferrari.
A fronte di un Mondiale costruttori che manca dal 2008 a Maranello e quello conduttori che latita dal 2007, un passaggio del genere, sarebbe una vera e propria scommessa per l’asso di Stevenage. Quel genere di top o flop, che se ti va bene hai fatto la storia. E se ti va male hai fallito, ma almeno ci ha provato.
I prossimi mesi saranno cruciali sotto questo profilo. Intanto perché il britannico dovrà chiarirsi le idee sul da farsi. Secondariamente molto dipenderà anche dalle decisioni del monegasco. Nonostante abbia di sovente manifestato un certo amore per il Cavallino, scoraggiato dalle sconfitte il #16 potrebbe scegliere di tentare la fortuna altrove. E se così andasse, il matrimonio che fino ad adesso è stato considerato impossibile o quasi tra l’equipe modenese e Lewis, potrebbe diventare realtà.