La Ferrari è tra i marchi che traggono maggiore utilità dalla vendita delle proprie vetture. Modelli di lusso che sono un orgoglio per il made in Italy.
Il Cavallino Rampante è più di un semplice simbolo. La Ferrari è un’auto che permette di distinguersi dalla massa. Il prezzo, naturalmente, fa tanto ma anche il colore e la storia regalano emozioni fortissime. Il rosso Ferrari rappresenta il sogno di un uomo, conosciuto all’anagrafe come Enzo Ferrari che, grazie alla sua visione, ha concepito un marchio leggendario.
Poche vetture sono riuscite a conservare un segno identificativo nel tempo, ma Purosangue a parte, tutte le Ferrari hanno conservato intatto il DNA racing. Il produttore ha chiuso il 2022 con risultati record, tra cui il fatturato di 5,1 miliardi (+19% rispetto 2021) e un ebitda rettificato di 1,8 miliardi (margine del 35%). Un risvolto straordinario per un marchio sempre più global e con un listino sempre più ampio.
Un po’ tutti i brand stanno cavalcando il trend dei SUV, provando a ritagliarsi una fetta di mercato nuova. Non sempre si è rivelata essere una mossa vincente, in particolare per alcuni brand inglesi ma Lamborghini e Ferrari hanno trovato nuova linfa con il lancio, rispettivamente, di Urus e Purosangue. Navigare nel settore dei super SUV lusso permette di ottenere un profitto impressionante, ma ciò vale anche per le supercar.
I programmi futuri, annunciati dal Presidente Elkann, prevedono il lancio della prima supercar elettrica. La Rossa sarebbe capace di vendere anche un pick-up ibrido ed è proprio questo uno dei punti di forza del brand. A prescindere da tutto quando una nuova Ferrari viene presentata è sempre un evento e, in alcuni mercati con economie emergenti, c’è un collezionismo sfrenato.
I record della Ferrari
La casa modenese può alzare l’asticella nel settore specifico delle vetture di lusso sportive, grazie alla sua storia unica. I prezzi delle auto della casa modenese sono in linea con il prestigio e la qualità dei prodotti. Secondo una analisi presentata dal professore di Economia dell’Università di Duisburg Ferdinand Dudenhoffer, la Ferrari è uno dei brand automobilistici con il più alto margine di guadagno.
Il costruttore italiano, mediamente, riesce a ricavare 106k dollari da ogni auto venduta. L’indagine condotta da Car Industry Analysis ha messo in mostra la classifica della redditività delle case costruttrici, in cui emerge quali sono i marchi che ottengono più profitti dalla vendita di ogni auto. Il brand del Cavallino è capace di mettere in cassa il doppio rispetto a brand come BMW e Daimler e quasi il triplo di Toyota, primo costruttore di auto al mondo.
Il segreto? La Ferrari riesce a vendere molto più di un’auto di lusso, ma uno statu symbol. “Una cosa è fare supercar, un’altra è venderle e guadagnare denaro”, afferma Felipe Munoz, Global Analyst di Jato. La casa modenese spicca rispetto ai competitor inglesi, Aston Martin e McLaren. Di sicuro le due compagini non se la sono passata alla grande negli ultimi anni, anche a causa della pandemia. Nulla, invece, ha fermato l’ascesa del Cavallino, nemmeno la crisi pandemica e le restrizioni.
La Ferrari ha continuato a crescere, senza conoscere stop. L’abilità degli uomini del marketing della Ferrari sta nel proporre dei programmi di personalizzazione altamente remunerativi. Purtroppo lato F1, i risultati non sono in linea con le aspettative, essendo risultata nel 2023 la quarta forza alle spalle di RB motorizzata Honda, Aston Martin e Mercedes. Se la Rossa investisse nel reparto corsa ciò che guadagna dalla vendita delle proprie auto, forse, tornerebbe ad essere il punto di riferimento anche nella categoria regina del Motorsport.