Più la Scuderia Ferrari crolla, più si alzano le aspettative di una dirigenza che sembra sempre più scollata dalla realtà attuale. Elkann, stavolta, si è superato.
Sorge spontaneo chiedersi, se tra i tanti interessi che porta avanti John Elkann nella sua vita, ci sia anche quello di guardare le gare di Formula 1. La Scuderia Ferrari, infatti, è scivolata al quarto posto della classifica costruttori, riflettendo di fatto la sua posizione di forza. Davanti, oltre all’inarrivabile Red Bull Racing ci sono anche Aston Martin e Mercedes.
Una situazione che ha assunto dei contorni grotteschi. Si è passati dall’attesissimo nuovo ciclo tecnico del 2022, annunciato come svolta epocale per la Rossa, a lotteremo per un mondiale entro il 2026, ad un banale “il nostro obiettivo sarà sempre lottare per il mondiale”, senza alcuna aderenza a quello che sta accadendo in pista. La Red Bull Racing ha aperto un ciclo, mentre la Scuderia Ferrari sta arrancando per tornare a lottare per qualche sporadico podio.
La vittoria anche di un solo Gran Premio sembra essere, totalmente, fuori portata. Sul piano tecnico la SF23 ha fatto evidenti passi indietro rispetto alla F1-75. Quest’ultima contese, almeno nella prima parte del 2022, il primato alla squadra austriaca. Leclerc, quantomeno, si era ritrovato con un vantaggio di 46 punti su Verstappen. Qualcosa che appare irripetibile ora come ora, dato l’inizio di stagione del monegasco.
Le responsabilità non solo legate al numero 16, ma ad una monoposto lenta e ricca di problemi. Le due centraline saltate nel primo GP stagionale hanno ridicolizzato la Scuderia. L’unica squadra del vertice a ritirarsi è stata la Ferrari. Le cose non sono migliorate nei GP successivi tra battibecchi tra piloti, errori strategici e mancanza di ritmo. La questione non è banale e non ruota solo intorno al degrado delle mescole.
Ferrari, esperienza cercasi
In un momento così complesso alzare ulteriormente l’asticella non può aver avuto un impatto positivo. La stagione è iniziata peggio del 2020 dove la Rossa concluse al sesto posto. In tre Gran Premi zero vittorie, due ritiri e nessun podio. Leclerc e Sainz insieme hanno totalizzato 26 punti, quasi 100 punti in meno della Red Bull Racing. Il senso di parlare di obiettivo mondiale non è chiaro, ma non per John Elkann.
ll Presidente all’assemblea degli azionisti ha dichiarato: “Il team è concentrato sulla Scuderia Ferrari. In Formula 1, l’ultimo campionato del mondo ha visto un miglioramento della nostra competitività. Tuttavia, il nostro obiettivo è, e lo sarà sempre, quello di vincere il campionato e Fred (Vasseur, ndr) e tutta la squadra della scuderia sono concentrati al massimo sul raggiungimento di questo obiettivo“.
In questa fase la Ferrari avrebbe bisogno di uomini esperti di Motorsport. Una dichiarazione del genere fa trasparire un metodo che oggi non funziona più. L’a.d. Vigna ed il Presidente Elkann sembrano anche smentirsi tra loro. Se il secondo è il primo degli sconfitti, parafrasando le parole usate da Benedetto Vigna cit. Enzo Ferrari, non c’è bisogno di sottolineare, come miglioramento, un amaro secondo posto ad oltre 200 punti dalla vetta. Un risultato così deludente ha portato anche all’addio dell’ex TP Mattia Binotto.
Gli obiettivi di Elkann
“Nel 2022 abbiamo concluso la stagione del World Endurance Championship – ha ricordato Elkann – vincendo entrambi i titoli piloti e costruttori e abbiamo presentato la 296 GT3, la V6 che sostituirà l’uscente 488 GT3, una vettura che ha ottenuto oltre 500 vittorie e che entra nella storia come la Ferrari da corsa di maggior successo fino ad oggi”.
“A ottobre abbiamo presentato la 499 P, la nostra Le Mans Hypercar. Lo scorso marzo, alla 1000 miglia di Sebring, ha segnato il ritorno della Ferrari – dopo 50 anni – nella classe regina del FIA World Endurance Championship. Tutti noi attendiamo con impazienza il nostro ritorno a Le Mans il prossimo giugno”. I risultati a Le Mans saranno indice della crescita del Cavallino nella massima categoria del WEC.
John Elkann ha anche annunciato lo sviluppo dell’elettrificazione delle vetture sportive del Cavallino. Nel 2025 arriverà anche la prima full electric della storia. Qualcosa che sembra più un obbligo che una scelta di crescita vera e propria. Enzo, probabilmente, si sarà già girato nella tomba per il modello ibrido, immaginate per una Ferrari “green” silenziosa.